La prima udienza di Ratko Mladic
L'ex generale serbo si è detto "gravemente malato" e non ha ancora deciso se dichiararsi colpevole o innocente
Oggi l’ex generale serbo-bosniaco Ratko Mladic è apparso per la prima volta davanti al Tribunale Penale Internazionale dell’Aja per l’ex Jugoslavia. Ratko Mladic era ricercato da sedici anni ed è stato arrestato otto giorni fa in un paesino in Serbia. È incriminato di undici capi d’accusa tra cui genocidio e crimini contro l’umanità, commessi durante la guerra civile in Bosnia Erzegovina del 1992-1995. In particolare, Mladic avrebbe ordinato il massacro di Srebrenica, quando i soldati serbo-bosniaci uccisero 8.372 bosniaci musulmani in soli due giorni, dal 9 all’11 luglio 1995, e avrebbe guidato l’assedio di Sarajevo, durato ben 44 mesi durante i quali morirono 12mila civili. Mladic è accusato anche di aver preso in ostaggio 200 osservatori e peacekeeper dell’ONU e di essere responsabile dello sterminio, della tortura, dello stupro e della detenzione illegale di migliaia di musulmani e croati bosniaci.
Mladic è entrato in aula accompagnato da due guardie e si è subito presentato come il “generale Ratko Mladic”. Il giudice olandese Alphons Orie gli ha letto un riassunto dei capi d’accusa e Mladic ha risposto dicendo di essere “gravemente malato” e di avere bisogno di “un po’ di tempo per pensare alle cose che ha letto”.
Mladic ha detto che oggi non si sarebbe dichiarato colpevole o innocente e ha chiesto una proroga rispetto ai 30 giorni che vengono concessi di norma per esaminare le accuse. Lui ha definito le accuse “odiose”, “parole mostruose, che non ho mai sentito prima”. Mladic ha chiesto di poter discutere della sua salute a telecamere spente, cosa che gli è stata accordata. Una volta ripresa la seduta pubblica, si è lanciato in un discorso sconnesso in cui ha detto di voler difendere la Serbia e non sé stesso e ha ripetuto più volte di essere il generale Mladic, “conosciuto in tutto il mondo”. Il giudice ha concesso la richiesta e ha stabilito che l’udienza riprenderà il 4 luglio. Nel frattempo Mladic resterà in carcere. Se entro trenta giorni non si sarà dichiarato colpevole o innocente, i giudici si comporteranno come se questo si fosse dichiarato innocente.