Il nuovo presidente della Lettonia
Si chiama Andris Bērziņš ed è il pensionato più ricco del paese
di Paolo Pantaleo
Andris Bērziņš è il nuovo presidente della repubblica lettone. È stato eletto dalla Saeima (il Parlamento della Lettonia), con 53 voti su 100, battendo l’altro candidato e presidente uscente Valdis Zatlers, fermo a 41 voti. L’elezione di Bērziņš è la vittoria delle componenti oligarchiche della politica lettone, in particolare è una vittoria di Aivars Lembergs, suo grande sponsor, cioè l’uomo più ricco del paese e attualmente sotto inchiesta per riciclaggio e corruzione sia in Lettonia che in Gran Bretagna. La sua elezione ha suscitato manifestazioni di protesta sia di fronte al Parlamento che nel centro della capitale Riga.
Il presidente uscente Valdis Zatlers negli ultimi giorni aveva aperto un aspro conflitto con il Parlamento, che aveva negato l’autorizzazione alle indagini su alcuni oligarchi membri della Saeima. Zatlers, interpretando la forte indignazione popolare per il voto del Parlamento, aveva deciso di firmare la richiesta di scioglimento della Saeima, che sarà con ogni probabilità confermata da un referendum a fine luglio. La decisione era stata appoggiata solo da Vienotiba, il partito di centrodestra del premier Dombrovskis e dai nazionalisti di Visu Latvijai!-TB/LNNK, che hanno sostenuto la rielezione di Zatlers. Il Parlamento si è vendicato scegliendo Bērziņš, considerato da molti un difensore degli interessi degli oligarchi e dei poteri finanziari.
Andris Bērziņš, che ha il nome e cognome più tipico in Lettonia (un po’ come Mario Rossi per l’Italia), è nato a Nītaurē il 10 dicembre 1944 e ha studiato a Sigulda, per completare poi gli studi al Politecnico di Riga e alla facoltà di economia dell’Università di Riga, specializzandosi in piani industriali. Alla fine degli anni Ottanta è stato eletto nel consiglio dei deputati nel distretto di Valmiera e poi nel Soviet Supremo della Lettonia (il Parlamento lettone dell’epoca sovietica). In Parlamento Bērziņš si è occupato in particolare del sistema bancario, fino ad essere proposto alla guida della Banca Nazionale lettone, incarico che però ha rifiutato. Dopo l’indipendenza, è stato presidente della Commissione per la privatizzazione degli istituti bancari. Conclusa la prima fase delle privatizzazioni gli venne chiesto di lasciare la commissione e ricevette come buonuscita la licenza di Unibanka, di cui divenne presidente fino al 2003, quando la banca fu acquisita dalla svedese SEB. Successivamente è stato presidente della camera di commercio e dell’industria lettone. Lo scorso anno è stato eletto in Parlamento con il partito ZZS (Verdi e agricoltori). È il pensionato più ricco della Lettonia, e ha varie proprietà sparse per il paese, a Kolka, Līgatne, Ķekava, Vecpiebalga, Ādaži.
Foto: AP Photo/Roman Koksarov