Una nuova versione sulla morte di Allende
Secondo una nuova ipotesi il presidente cileno sarebbe stato colpito da un altro proiettile prima di spararsi
L’allora presidente cileno Salvador Allende, che morì nell’assalto dei militari golpisti al palazzo presidenziale nel 1973, sarebbe stato colpito da un altro proiettile prima di spararsi con il suo fucile. Ieri sera il programma “Informe Especial” della televisione di stato cilena ha parlato del ritrovamento di un rapporto militare finora rimasto segreto che riscriverebbe la versione ufficiale della morte dell’ex presidente. Allende morì l’undici settembre del 1973, mentre il generale Augusto Pinochet prendeva il potere con un golpe militare dando l’assalto finale alla Moneda, il palazzo presidenziale di Santiago del Cile.
Le circostanze della morte di Allende non sono mai state del tutto accertate. Il presidente si trovava all’interno della Moneda e secondo la versione ufficiale, confermata dal suo medico personale, si tolse la vita con un fucile AK-47 che gli era stato regalato da Fidel Castro per non doversi arrendere a Pinochet. Altri invece sostengono che fu ucciso dai golpisti mentre difendeva il palazzo. Durante il suo ultimo discorso da presidente trasmesso via radio poche ore prime della morte, Allende disse: «Viva il Cile! Viva il popolo! Viva i lavoratori! Queste sono le mie ultime parole e ho la certezza che il mio sacrificio non sarà vano. Ho la certezza che, per lo meno, ci sarà una lezione morale che castigherà la vigliaccheria, la codardia e il tradimento».
Il documento emerso ieri è un rapporto del tribunale militare che indagò sulle circostanze della morte di Allende subito dopo il golpe. Indicherebbe che il presidente era stato colpito da una pallottola prima di spararsi con il suo fucile, come negli ultimi quarant’anni hanno sempre raccontato i testimoni presenti sul luogo. La nuova ricostruzione è stata sostenuta durante il programma televisivo dal medico legale uruguaiano Hugo Rodriguez: «L’AK-47 non lascia buchi circolari. Dal momento che è stata ritrovata anche una ferita di questo tipo, significa che prima è stato sparato un colpo con un’arma di calibro più piccolo».
La senatrice Isabel Allende, figlia dell’ex presidente, ha commentato il programma dicendo che si è trattato di un insulto alla verità: «Vogliamo la verità, ma deve essere basata su prove scientifiche e non su immaginazione giornalistica o irresponsabilità». Il corpo di Salvador Allende era stato riesumato lo scorso 23 maggio proprio su richiesta dei suoi familiari. Fra tre mesi dovrebbero essere resi noti i risultati delle indagini.