Nessuna tregua per la Libia
Gheddafi vuole ancora decidere del futuro della Libia, la guerra continua
Anche l’ultimo tentativo del presidente sudafricano Jacob Zuma di convincere Gheddafi a una tregua sembra non avere prodotto nessun risultato concreto. Zuma ha detto che Gheddafi è disposto a garantire il cessate il fuoco se a tutto il popolo libico sarà data la possibilità di partecipare alle scelte per il proprio futuro. «Rifiutiamo completamente questa proposta», ha detto il ministro degli Esteri del governo provvisorio di Bengasi, Fathi Baja, «non è un’iniziativa politica, è soltanto una manovra di Gheddafi per dire che è ancora al potere».
Lo scorso aprile Zuma aveva guidato la delegazione dell’Unione Africana che aveva proposto a Gheddafi una prima tregua. Il colonnello aveva inizialmente accettato, ma subito dopo aveva ripreso l’offensiva militare come se niente fosse. Da allora molti altri cessate il fuoco sono stati annunciati e poi prontamente disattesi. I ribelli non sono disposti ad accettare nessuna tregua che non preveda l’uscita di scena di Gheddafi. Nel frattempo, otto alti ufficiali dell’esercito lealista, tra cui cinque generali, ieri hanno annunciato le loro dimissioni per protesta contro le violenze indiscriminate che Gheddafi sta infliggendo al popolo.