Lo sfidante di Blatter si ritira
Mohamed Bin Hammam lascia la corsa alla presidenza della FIFA, ora il presidente uscente è l'unico candidato
Mohamed Bin Hammam, il dirigente sportivo del Qatar che aveva deciso di contendere a Sepp Blatter la presidenza della FIFA, l’organo di governo del calcio mondiale, ha ritirato la sua candidatura. La decisione è stata resa nota questa mattina attraverso il sito Internet dello stesso Bin Hammam, che scrive:
Avevo deciso di candidarmi alla presidenza della FIFA perché ero e sono impegnato a cambiare la FIFA. Ho indicato chiaramente il mio obiettivo – rendere la FIFA più democratica – impegnandomi per la trasparenza e la responsabilità, per allargare il numero dei dirigenti e dei paesi coinvolti nei processi decisionali. Inoltre, ho voluto aprire un dibattito riguardo il cambiamento nella FIFA. Per il bene del calcio, volevo che il futuro fosse luminoso per lei. Nonostante questo, i fatti recenti mi hanno ferito e deluso, sul piano personale e professionale. Mi rattrista vedere quale è il costo di questa battaglia: la denigrazione della reputazione della FIFA. Non è quello che volevo per la FIFA ed è inaccettabile. Non posso permettere che il nome che ho amato di più sia trascinato sempre di più nel fango per via della competizione tra due individui. Il gioco e le persone che lo amano vengono prima. Per questo annuncio il ritiro della mia candidatura. Non metterò la mia ambizione personale davanti alla dignità e all’integrità della FIFA.
Sepp Blatter, 75 anni, svizzero, è presidente della FIFA dal 1998. Si è candidato per ottenere un quarto mandato al vertice della FIFA. In questi anni sono cresciute le contestazioni nei suoi confronti, accusato di essere poco trasparente e molto conservatore. Nel 2002 e nel 2007 Blatter era stato rieletto senza rivali, ma questa volta aveva trovato uno sfidante: Mohamed Bin Hammam, capo della Asian Football Confederation e originario del Qatar, il paese che si è aggiudicato i mondiali del 2022. Anche questa candidatura era stata caratterizzata dalle polemiche: negli ultimi mesi erano emerse diverse accuse di corruzione per diversi membri del comitato che ha assegnato i mondiali al Qatar. Tra questi, anche uno dei vicepresidenti della FIFA e attuale presidente del CONCACAF, Jack Warner di Trinidad e Tobago.
A fronte delle reciproche accuse tra i due candidati, il comitato etico della FIFA ha aperto delle inchieste sia su Blatter che su Bin Hammam e si riunirà oggi a Zurigo per ascoltare alcuni dirigenti. Bin Hammam ha infatti accusato l’attuale presidente di essere a conoscenza di alcune irregolarità, ma di non averle denunciate. Contro Bin Hammam sarebbero emerse le prove di un pagamento ai dirigenti caraibici di circa 40.000 dollari. Contro Blatter le accuse sembrano molto meno gravi e per ora fondate solo sulla parola di Bin Hammam, ma l’articolo 16 del codice etico obbliga il comitato a investigare in tutti i casi denunciati da un membro del comitato esecutivo della FIFA. Il dirigente sportivo del Qatar ha aggiunto, annunciando la sua decisione odierna.
Prego perché il ritiro della mia candidatura non sia messo in relazione all’inchiesta del comitato etico della FIFA: io mi presenterò regolarmente davanti al comitato etico perché sia fatta chiarezza sul mio nome rispetto alle accuse infondate che mi sono state rivolte.
La decisione di Bin Hammam rende di fatto nuovamente Blatter l’unico candidato all’incarico di presidente della FIFA. Il voto per l’elezione del presidente si terrà mercoledì 1 giugno.