L’Egitto riapre il confine con Gaza
La nuova leadership egiziana vuole cambiare totalmente la linea filo-israeliana dell'ex presidente Mubarak
L’Egitto ha annunciato la riapertura permanente del confine con la Striscia di Gaza. Il confine era stato chiuso quattro anni fa dal governo Mubarak e la sua riapertura era stata da subito inserita tra le priorità della giunta militare che sta guidando il nuovo governo di transizione egiziano.
La riapertura del confine alleggerirà le durissime condizioni di vita degli abitanti di Gaza, consentendo loro di riprendere a spostarsi liberamente all’esterno, almeno verso l’Egitto. Israele ed Egitto avevano imposto la chiusura di entrambi i rispettivi confini con la Striscia di Gaza nel giugno del 2007, quando Hamas aveva preso il controllo del territorio. La chiusura dei confini era stata fortemente voluta da Israele con l’obiettivo di indebolire Hamas, ma aveva di fatto lasciato l’intera popolazione di Gaza in una condizione di totale isolamento, precipitando la crisi economica della regione.
La decisione del governo egiziano è stata fortemente osteggiata da Israele, che teme che la riapertura possa favorire i movimenti degli estremisti di Hamas. Mubarak aveva garantito pieno appoggio alla linea politica israeliana, ma con la nuova leadership egiziana le cose sono notevolmente cambiate. Negli ultimi mesi la giunta militare ha detto più volte che l’Egitto vuole recuperare una posizione di primo piano tra le nazioni più potenti del mondo arabo e non sarà più disposto ad accettare compromessi con il governo israeliano. La giunta militare ha già negoziato un accordo tra Hamas e l’Autorità Nazionale Palestinese e cercato di riavviare rapporti diplomatici con l’Iran, invertendo totalmente la rotta filo-israeliana e filo-americana del governo Mubarak.
Questa mattina quattrocento abitanti di Gaza si erano già radunati a Rafah, al confine con l’Egitto, in attesa che partisse il primo pullman. Tra le prime persone riuscite a partire c’era una donna di 27 anni, Ward Labaa, che usciva da Gaza per la prima volta nella sua vita per andare a curarsi in un ospedale al Cairo. Per il momento le autorità palestinesi hanno stabilito che potranno attraversare il confine solo trecento persone al giorno.