Continuano le proteste in Georgia
Due persone sono morte negli scontri di ieri sera tra la polizia e i movimenti di opposizione
Due persone sono morte negli scontri di questa notte in Georgia tra manifestanti e polizia. Le proteste erano iniziate la settimana scorsa quando alcune migliaia di persone erano scese nelle strade della capitale Tibilisi chiedendo le dimissioni del presidente Saakashvili.
I manifestanti avevano occupato la postazione da cui il presidente Saakashvili avrebbe dovuto assistere a una parata militare oggi, l’anniversario dell’indipendenza della Georgia. La polizia è intervenuta per disperdere la folla sparando gas lacrimogeni e pallottole di gomma. Nella calca che è seguita un poliziotto e un manifestante sono morti travolti da una macchina che si stava allontanando velocemente dal luogo degli scontri. Almeno novanta persone sono state arrestate per resistenza alla polizia, trentasette sono rimaste ferite.
Le proteste sono organizzate dal movimento di opposizione di Nino Burjanadze, Assemblea Nazionale, che accusa il governo di aver arrestato centinaia di persone e protesta per i fallimenti nella lotta alla povertà e per la disastrosa sconfitta nella guerra contro la Russia del 2008. Il presidente Saakashvili resta comunque la figura politica di maggior peso in Georgia, il suo mandato presidenziale scadrà solo nel 2013. Dopo aver superato mesi di proteste nel 2009, il suo partito, il Movimento di Unità Nazionale, ha vinto il primo test elettorale dopo il conflitto del 2008, le elezioni amministrative del maggio 2010. In politica estera, Saakashvili è vicino ai paesi occidentali e ha continui attriti con la Russia, che controlla di fatto le regioni del Sud Ossezia e dell’Abkhazia.