I risultati delle elezioni in Spagna
I socialisti travolti alle amministrative, perdono anche le loro città: Barcellona, Siviglia e la regione di Castilla-La Mancha
Come era stato previsto, il Partito Socialista spagnolo (PSOE) è incorso in una grossa sconfitta nelle elezioni amministrative di ieri. Su base nazionale il Partito Popolare (PP) si è confermato il primo partito spagnolo con oltre il dieci per cento dei voti in più del partito di governo, ottenendo grossi risultati in tutte le tredici regioni al voto, compresa quella di Castilla-La Mancha, storicamente governata dai socialisti. Che hanno perso anche il governo nelle città di Barcellona e Siviglia.
Nel 2007, con l’affluenza al 63,27 per cento, il Partito Popolare aveva ottenuto il 36 per cento dei voti mentre il Partito Socialista il 35,3 per cento. Quest’anno, con l’affluenza al 66,2 per cento, il Partito Popolare ha ottenuto il 37,53 per cento mentre il Partito Socialista è crollato al 27,79. Questo dal punto di vista nazionale: su base locale i risultati sono altrettanto eloquenti.
– A Siviglia il PP ha ottenuto il 49,3 per cento contro il 29,45 del PSOE
– A Barcellona il partito di maggioranza relativa è quello nazionalista catalano di Convergència i Unió: seguono i socialisti con il 22,14% e il PP con il 17,22
– A Cordoba il PP vince e sfiora la maggioranza assoluta dei voti, 48,8%, mentre il PSOE sparisce col 12%
– A Zaragoza il PP ottiene il 41,26% mentre il PSOE il 27,14%
– A Madrid il PP ottiene il 49,69% mentre il PSOE il 23,93%
_ A Lorca il PP arriva al 59,67% con il PSOE al 25,48%
Il PP è il partito di maggioranza relativa anche nelle regioni di Castilla La Mancha, Extremadura, C. Valenciana, Madrid e Aragón. Nella comunità autonoma delle Asturie vince il Foro Asturias, seguito dal PSOE e dal PP. Il Partito Popolare ha ottenuto la maggioranza assoluta nelle regioni dove era l’amministrazione uscente. In molte altre potrà governare stringendo accordi di coalizione con altri partiti.
Il primo ministro Zapatero ha detto che i cittadini hanno espresso con il voto il loro malcontento verso le condizioni economiche del Paese. Il tasso nazionale di disoccupazione è salito al 21 per cento nei primi quattro mesi dell’anno: la stima sale al 45 per cento se si tiene conto solo delle giovani generazioni. Sono ancora per strada e nelle piazze, infatti, le migliaia di ragazzi che da ormai una settimana hanno occupato vari luoghi delle città spagnole per chiedere attenzione e riforme. Il divieto del governo di fare manifestazioni prima e durante il voto non è stato rispettato, ma non ci sono stati scontri né tentativi di sgombero. I manifestanti del movimento 15-M hanno fatto propaganda a favore dell’astensione ma i dati dicono che la partecipazione al voto degli spagnoli si è mantenuta stabile, aumentando di poco.
foto: JAVIER SORIANO/AFP/Getty Images