Guida ai ballottaggi
Le cose da sapere, città per città, in vista del voto di domenica e lunedì
Domenica e lunedì si vota per il secondo turno delle elezioni amministrative che si sono tenute lo scorso fine settimana: i ballottaggi, insomma. Si vota in quindici comuni e sei province: ci sono molte altre storie da tenere d’occhio oltre a quelle di Milano e Napoli, che stanno attirando il grosso delle attenzioni della stampa nazionale.
Rovigo
Al primo turno il candidato di centrodestra Bruno Piva ha ottenuto il 42,7 per cento, mentre quello di centrosinistra, Federico Frigato, si è fermato al 26,5 per cento. Ieri si sono chiusi gli apparentamenti dei due candidati: Piva con alcune liste centriste e Frigato con Italia dei Valori, Sinistra e Libertà, Federazione della Sinistra e alcune liste civiche, che al primo turno sostenevano gli altri candidati. Futuro e Libertà ha scelto di non andare con nessuno, ma la novità più rilevante è rappresentata dagli elettori del Movimento 5 Stelle. Al primo turno sono stati la terza forza, ora il PdL sta tentando di convincerli che i loro programmi sono simili.
Napoli
Luigi De Magistris e Gianni Lettieri se le sono date di santa ragione durante il dibattito organizzato da SkyTg24, qualche giorno fa, e continuano a scontrarsi ogni volta che hanno modo di confrontarsi pubblicamente: e bisogna dire, a loro merito, che la cosa sta accadendo spesso. Ieri da Lucia Annunziata, oggi nella redazione del Mattino. I sondaggi non si possono diffondere ma vengono costantemente realizzati e sembra indichino una situazione di estremo equilibrio. Il candidato del Terzo Polo, Pasquino, al primo turno ha ottenuto il 9,7 per cento e sembra sia più vicino a De Magistris che a Lettieri, anche se non ha dato indicazioni ufficiali.
Cosenza
Il sindaco uscente, sostenuto dal PD, è stato fatto fuori al primo turno. Sono in gioco il candidato del PdL Mario Occhiuto ed Enzo Paolini, sostenuto da un pezzo di centrosinistra e da alcune liste civiche. Paolini al secondo turno dovrebbe ottenere il sostegno degli elettori del PD – ma ci sono molti malumori, quindi chissà – e in questo momento si trova a difendersi dal centrodestra, che lo accusa di aver proposto loro la sua candidatura prima di scendere-in-campo nelle file del centrosinistra. Oggi a Cosenza arriva Bersani, per sostenere Paolini. Alleanza per l’Italia, invece, si è schierata con Occhiuto.
Iglesias
Al primo turno il candidato di centrodestra, Luigi Perseu, ha mancato la vittoria per appena dodici voti. Quindi ha annunciato un ricorso al TAR per verificare le schede contestate, ma intanto dovrà misurarsi con Marta Testa, 33 anni, candidata di Sinistra e Libertà sostenuta dal centrosinistra. Al primo turno ha ottenuto il 46 per cento, se al secondo dovesse vincere il centrodestra probabilmente ne contesterà l’elezione.
Pordenone
Né Pedrotti, candidato del centrosinistra e vincitore al primo turno, né Pedicini, candidato del centrodestra, hanno depositato alcun apparentamento. A Pordenone si discute soprattutto di tasse. Pedicini sta utilizzando la strategia Moratti, promettendo di: abolire l’addizionale IRPEF, ridurre la tassa sui rifiuti, rendere gratuiti i parcheggi sulle strisce blu per i residenti, rendere gratuiti gli autobus per chi ha più di 65 anni e meno di 18, dare 500 euro alle famiglie che accudiscono anziani e malati. Il tutto per un costo di sette milioni e mezzo di euro. «Si tratta di soldi che troveremo», ha detto.
Rimini
I due candidati a sindaco, Gnassi per il centrosinistra e Renzi per il centrodestra, al primo turno si sono fermati intorno al 35 per cento. Ci sono molti voti “dispersi” tra Sinistra e Libertà, Futuro e Libertà, Movimento 5 Stelle e Unione di Centro. Niente apparentamenti ma grandi corteggiamenti per i grillini, che in città hanno ottenuto il loro miglior risultato in tutta l’Emilia Romagna, superando l’11 per cento.
Grosseto
Il sindaco uscente è Emilio Bonifazi, di centrosinistra, che al primo turno ha ottenuto il 45,8 per cento. Il suo sfidante – Mario Lollini, 35,4 per cento – si è arrabbiato perché al sindaco è stato concesso di prendere la parola in un incontro parrocchiale dal quale lui invece era stato cacciato in malo modo. Domani sera, nel centro della città, i due candidati si confronteranno pubblicamente.
Crotone
Qui i voti dispersi sono moltissimi: i due candidati arrivati al ballottaggio, Peppino Vallone per il centrosinistra e Dorina Bianchi per il centrodestra, arrivano appena oltre il 55 per cento. Ma gli apparentamenti stanno generando altri casini. Dorina Bianchi ha ufficializzato quello col candidato centrista Pasquale Senatore nonostante il suo partito, l’UdC, preferisse non sposare ufficialmente alcuna candidatura: e quindi ora c’è il rischio che il partito di Dorina Bianchi non sostenga Dorina Bianchi (che già aveva fatto imbufalire Casini pochi giorni prima del voto).
Milano
La strategia del centrodestra si basa su due filoni. Il primo è promettere qualsiasi cosa possa risultare appetibile agli elettori, dall’abolizione dell’Ecopass alla sanatoria sulle multe. Il secondo è ammonire sul fatto che in caso di vittoria del suo avversario, Giuliano Pisapia, Milano si trasformerebbe in una “zingaropoli” piena di moschee, musulmani, rom e omosessuali. Le intemperanze di Letizia Moratti – anche quelle digitali, tengono banco – mentre Pisapia continua a fare campagna elettorale cercando di non farsene condizionare.
Cagliari
Si sfidano Fantola per il centrodestra e Zedda per il centrosinistra: il secondo ha chiuso in vantaggio al primo turno, in una città storicamente dominata dal centrodestra. Anche Fantola sta tentando di rimontare con le promesse, parlando di un investimento sul turismo di un milione di euro e di accordi con le compagnie aeree low cost. Sempre Fantola ha denunciato di aver ricevuto un proiettile in una busta anonima, di essere stato insultato durante un corteo contro l’omofobia. I due candidati si confronteranno mercoledì 25 in un dibattito promosso da Sky e il giorno dopo nelle tribune elettorali regionali gestite dalla RAI. Sempre mercoledì a Cagliari arriverà Nichi Vendola.
Trieste
Si sfidano il candidato del centrosinistra Roberto Cosolini, che al primo turno ha ottenuto il 40,6 per cento, e quello del centrodestra Roberto Antonione, che aveva preso il 27,5 per cento. Proprio ad Antonione domenica è successa una cosa piuttosto bizzarra, scrive il Piccolo: “sorpreso da telecamere e fotografi in città vecchia, in procinto di incontrare segretamente Franco Bandelli [un candidato civico, ndr] a poche ore dal termine per presentare gli apparentamenti, il candidato sindaco del centrodestra Roberto Antonione prima discute con i giornalisti, poi quasi ci litiga, infine tenta di seminarli fuggendo a gambe levate”. Ci sono le foto di Antonione che scappa correndo per le vie di Trieste.
Novara
A Novara è in vantaggio il candidato di centrodestra, Franzinelli, su quello di centrosinistra Ballare’. In ballo ci sono i voti del Movimento 5 Stelle, il 7,76 per cento; quelli del candidato del Terzo Polo, il 7,34; quelli dell’Italia dei Valori, il 2,95. Nessun apparentamento formale. I due candidati si sfideranno pubblicamente per due sere consecutive, domani e dopodomani.
Varese
A Varese il centrodestra ha mancato per poco la vittoria al primo turno: la candidata di centrosinistra, Luisa Oprandi, tenterà probabilmente di rimontare venerdì 27 maggio, durante il confronto pubblico – trasmesso su Internet – con il candidato di centrodestra, Attilio Fontana. Domenica è stato in città Nichi Vendola, che ha definito il berlusconismo e il leghismo “una malattia”. Fontana se l’è presa e ha invitato il centrosinistra a moderare i termini: “I toni usati oggi in alcuni passaggi dai sostenitori di chi mi si contrappone nella sfida elettorale sono davvero stati inopportuni e credo abbiano offeso l’intelligenza di molti varesini”.
Provincia di Pavia
Il candidato del centrodestra, Invernizzi, al primo turno è arrivato al 44,1: non abbastanza da farlo vincere, ma abbastanza da aprire tutto un dibattito sulla futura giunta, su chi farà l’assessore e chi no. E quindi, a una settimana dai ballottaggi, il centrodestra litiga già per la giunta: venerdì c’è stata una cena affollata di parlamentari e dirigenti provinciali del PdL, si discute molto del peso che debbano avere gli esponenti dell’area che sta al di là del Po. Il candidato di centrosinistra, Bosone, ha proposto a Invernizzi alcuni confronti pubblici, ottenendo un rifiuto.
Provincia di Vercelli
Anche a Vercelli il candidato del centrodestra, Vercellotti, è arrivato a un pelo dalla vittoria al primo turno. Il suo sfidante, Luigi Bobba, candidato del PD, spera di incassare i voti degli elettori di IdV, Sinistra e Libertà e Federazione della Sinistra, che al primo turno sostenevano un altro candidato. Ci sono in ballo i voti dell’UdC, che dovrebbe sostenere Vercellotti ma senza apparentarsi ufficialmente.
Provincia di Macerata
Franco Capponi è il presidente uscente e candidato per il centrodestra: al primo turno ha ottenuto il 42,7 per cento, 0,4 in meno del candidato del centrosinistra, Antonio Pettinari. La situazione è insomma parecchio equilibrata. Comunisti Italiani e Rifondazione Comunista hanno invitato i propri elettori non solo a non votare nessuno dei due candidati, ma ad annullare la scheda disegnandoci sopra la falce e il martello. Sinistra e Libertà, invece, sosterrà il candidato del centrosinistra Pettinari (al primo turno aveva un altro candidato).
Provincia di Reggio Calabria
Il presidente uscente di centrosinistra, Morabito, al primo turno ha preso appena il 26,5 per cento. Abbastanza però per portarlo al ballottaggio contro il candidato di centrodestra, Raffa, che ha preso il 45,4. C’era anche un candidato del Polo Civico – niente a che vedere col Terzo Polo che conosciamo – che si chiama Pietro Fuda, ha ottenuto il 21 per cento dei voti e non ha ufficializzato alcun apparentamento. Su Morabito dovrebbero convergere i voti di Italia dei Valori e Sinistra e Libertà, che al primo turno avevano un loro candidato, e forse anche un pezzo dei sostenitori di Fuda, dissidenti ex PD. Tutto molto aperto anche qui.
Provincia di Trieste
La candidata di centrosinistra, la presidente uscente Maria Teresa Bassa Poropat, al primo turno aveva preso il 48,4 per cento. Quello di centrodestra, Giorgio Ret, aveva preso il 29,8 per cento, ma la Lega andava per conto suo e al secondo turno dovrebbe convergere i suoi voti su di lui, visto l’apparentamento ufficiale sottoscritto nei giorni scorsi.
Provincia di Mantova
Sono al ballottaggio il candidato di centrosinistra Pastacci, che ha preso il 41,8 per cento al primo turno, e quello di centrodestra Fava con il 41 per cento. Vendola ieri ha fatto il pienone, mercoledì arriva Bossi, Bersani è passato la settimana scorsa. Il risultato di Pastacci del primo turno è stato sorprendente, e gli ha messo il vento in poppa nei giorni a seguire: oggi viene dato leggermente favorito sul suo avversario.
foto: OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images