Le proteste in Spagna crescono
Malgrado il divieto di manifestare alla vigilia delle elezioni, decine di migliaia di persone hanno occupato le piazze stanotte
Malgrado il divieto di manifestare alla vigilia delle elezioni amministrative di domani imposto dalla Commissione elettorale centrale, migliaia di persone – soprattutto giovani – hanno passato di nuovo la notte in molte piazze spagnole, e soprattutto in quella di Puerta del Sol a Madrid, prendendo in giro con striscioni e slogan la “giornata di riflessione” suggerita dal divieto: giornata accolta a mezzanotte da un minuto di silenzio da parte delle persone (20 mila, dicono alcune fonti) a Puerta del Sol.
Altre manifestazioni si sono tenute a Barcellona, Malaga, Siviglia, Valencia, Granada, Saragozza e in molte città ancora. La violazione del divieto ha messo in imbarazzo partiti e istituzioni di fronte alle manifestazioni che finora sono state del tutto pacifiche. Il Tribunale Supremo stanotte ha confermato il divieto respingendo il ricorso presentato dal partito di sinistra Izquierda Unida. Ma la polizia non userà la forza contro i dimostranti – che stanotte sono cresciuti di molto in numero rispetto ai giorni scorsi – se non ci saranno incidenti.