L’ultima notte di proteste in Spagna?
Domani in Spagna è giorno di silenzio elettorale e le manifestazioni sono vietate
Domenica in Spagna si terranno alcune elezioni regionali e municipali. La legge impedisce di fare campagna elettorale nel giorno che precede il voto e questo sta facendo salire la tensione tra la polizia e le migliaia di manifestanti che affollano da giorni le piazze in molte città. Il comitato che vigila sulla regolarità delle elezioni, infatti, ha detto che le manifestazioni violano le leggi spagnole e dovranno quindi essere sgomberate. I manifestanti hanno indetto delle assemblee pubbliche per decidere cosa fare ma non sembrano avere intenzione di abbandonare le piazze.
Il cuore delle manifestazioni è sempre a Madrid, a Puerta del Sol, dove molte persone hanno trascorso la quinta notte all’aperto. Altre proteste simili si stanno tenendo a Plaza de Catalunya, a Barcellona, e in sessanta altre città del paese. La stampa di destra accusa il primo ministro Zapatero di permettere agli “estremisti” di occupare le città, e il governo spagnolo è effettivamente in difficoltà: da una parte il premier ha detto di essere “sensibile” alle istanze dei giovani, perché “ci sono delle ragioni per cui stanno esprimendo la loro insoddisfazione”, dall’altra presto potrebbe essere costretto dalla legge a rimuovere i manifestanti con la forza.