I primi 57 anni di Oprah Winfrey
Mercoledì va in onda l'ultima puntata del suo show, diventato negli anni un fenomeno di cultura e potere inimitabile
di Chiara Lino
L’Oprah Winfrey Show chiude, dopo venticinque anni di successo: il 17 maggio, alla registrazione dell’ultimo episodio allo United Center di Chicago (andrà in onda il 25), era presente un pubblico di oltre 20.000 persone. Tra gli ospiti c’erano Tom Hanks, Tom Cruise con la moglie Katie Holmes, Josh Groban, Madonna, Beyoncé, Halle Berry, Queen Latifah, John Travolta, Will Smith e Jada Pinkett-Smith. Ma anche Michael Jordan, Dakota Fanning, Stevie Wonder, Aretha Franklin.
Il successo di Oprah Winfrey e del suo talk-show non ha, in Italia, nulla che vi assomigli, qualcosa che possa spiegare ai nostri occhi l’importanza mediatica e sociale di questo personaggio: chi la definisce “la loro Maria de Filippi” semplifica molto, perché Oprah è più di una conduttrice televisiva con un programma popolare.
Nel 1996, nel periodo di diffusione del virus della mucca pazza, Oprah si lasciò sfuggire durante una puntata dedicata all’argomento che non avrebbe più mangiato un hamburger. Fu citata in tribunale da un allevatore texano, con l’accusa di aver fatto perdere ai produttori di carne oltre un milione di dollari, alterando l’andamento del mercato. Vinse la causa, e diede un programma televisivo a uno dei suoi avvocati.
Nello stesso anno Oprah introdusse una nuova rubrica nel suo show, l’Oprah’s Book Club, che usava e usa tutt’ora per discutere di libri: sia novità che classici, tanto conosciuti quanto completamente ignorati dal pubblico. L’impatto è tale che un titolo presentato da Oprah entra immediatamente tra i best seller nazionali e la citazione è considerata la massima promozione auspicabile per un libro.
L’unica campagna elettorale che Winfrey appoggiò fu quella presidenziale di Obama, nel 2008: secondo una minuziosa analisi condotta da due studiosi dell’università del Maryland, la partecipazione di Oprah portò a Obama “tra i 423.123 e i 1.596.995” voti solo nelle primarie del partito democratico, e le statistiche a cui lo studio si è appoggiato non comprendono Texas, Michigan, North Dakota, Kansas e Alaska.
L’influenza di Oprah sull’opinione pubblica è tale che le hanno dato persino un nome, The Oprah Effect, un ascendente sulla popolazione che si manifesta tanto quando parla di temi sociali importanti, violenza sulle donne, discriminazione, omosessualità, quanto nei momenti in cui intervista le celebrity più famose, con le quali riesce a instaurare il dialogo su un piano molto intimo per l’ambiente di uno show televisivo. Ma il dialogo più riuscito è quello col pubblico: nel 1998 Time ne raccontava la storia.
Le donne, in particolare, ascoltano Winfrey perché la percepiscono come un’amica. Anche se a inventare il format fu Phil Donahue (il presentatore, microfono in mano, si muove tra il pubblico rivolgendo domande alle persone che lo compongono come fossero ospiti), il suo talk-show aveva un’impronta molto maschile, lo definirei report-talk. Si focalizzava sulle informazioni. Winfrey ha preso quel format e l’ha trasformato in ciò che chiamerei rapport-talk, l’approfondimento dei singoli aspetti che sta alla base dell’amicizia femminile, che enfatizza le confidenze più intime. Ha spostato il centro del discorso dagli esperti a donne e uomini comuni che parlano di problemi personali. L’amicizia tra ragazze e tra donne è spesso costruita sulla base di uno scambio di segreti: Il potere di Oprah Winfrey è raccontare i propri, far sapere che una volta ha mangiato un pacco intero di panini da hot-dog immersi nello sciroppo d’acero, che ha fumato cocaina, persino che da bambina ha subito uno stupro. Con Winfrey il talk-show è diventato più immediato, più intimo, più personale. Quando la storia di un ospite la commuove, lei piange e tende le braccia alla ricerca di un abbraccio.
Nata nel 1954 da genitori non sposati, Winfrey fu allevata da sua nonna in una fattoria che non aveva neanche l’acqua corrente a Kosciusko, nel Wisconsin. All’età di tre anni leggeva la Bibbia e la recitava in chiesa. A sei anni si trasferì a vivere a Milwaukee, con sua madre; poi a Nashville, Tennessee, con suo padre. Bambina solitaria, si rifugiava nei libri. Quando frequentava la seconda media un suo professore la notò leggere durante il pranzo, e le fece avere una borsa di studio per una scuola migliore. Il talento di Oprah per le esibizioni pubbliche e la sua spontaneità nel rispondere alle domande la aiutarono a vincere concorsi di bellezza e a darle un primo assaggio dell’attenzione pubblica.
Nominata Miss Fire Prevention (Miss prevenzione incendi) a 17 anni, Winfrey fu invitata a visitare una stazione radio, dove per gioco le fecero leggere un comunicato… e fu assunta per leggere le news in diretta. Due anni dopo, mentre frequentava il secondo anno all’Università statale del Tennessee, le fu offerto un lavoro alla tv locale di Nashville, dove divenne la prima donna e la prima persona di colore a presentare il telegiornale. Dopo la laurea accettò un lavoro come conduttrice di un telegiornale a Baltimore, Maryland, ma non aveva il distacco necessario per fare la reporter. Capitava che scoppiasse in lacrime se doveva raccontare una storia particolarmente triste, o che ridesse quando leggeva male una parola. Le fu data quindi la conduzione di un talk-show mattutino: aveva trovato il suo ambiente. Nel 1984 si trasferì a Chicago per condurre AM Chicago, che divenne poi l’Oprah Winfrey Show. Il cambio di nome fu deciso nel 1986, quando Oprah aveva 32 anni, e presto superò Donahue come talk show più visto degli Stati Uniti.
Ci sono moltissimi momenti memorabili accumulati in venticinque anni di trasmissione: dopo il brutto divorzio da Nicole Kidman e la relazione con Penélope Cruz, Tom Cruise scelse di dichiarare pubblicamente il suo amore a Katie Holmes proprio dal divanetto di Oprah. Nel 1993 Oprah intervistò Michael Jackson, notoriamente restio a concedere interviste, che voleva respingere le accuse di essersi sottoposto a un trattamento per schiarire la pelle dichiarando di soffrire di vitiligine.
Sono famosi i suoi Giveaways, momenti in cui offre premi e regali al pubblico in studio. Succede ogni anno, sotto Natale, durante una puntata che si chiama Oprah’s favourite things. Ma ci sono state anche occasioni particolari, come la volta in cui regalò a tutti delle macchine offerte da General Motors, o quando portò il suo pubblico con sé in Australia.
Per il suo compleanno fu organizzato a Chicago un concerto dei Black Eyed Peas: la danza organizzata dal pubblico durante l’esecuzione di I got a feeling è ancora uno dei flash mob più noti in rete.
Concluso il programma che l’ha portata al successo, Oprah si concentrerà sul suo canale via cavo, OWN: Oprah Winfrey Network.