Altro che Barcellona
Stasera si gioca la finale di Europa League: le due squadre sono portoghesi, e una delle due è fenomenale
Stasera alle 20.45 si gioca a Dublino la finale della UEFA Europa League, la seconda competizione calcistica europea dopo la Champions League. Quasi ce ne stavamo dimenticando, dato che il Napoli, l’unica squadra italiana che ha passato la fase a gironi, è stata eliminata a febbraio dal Villarreal.
La finale di quest’anno è tutta portoghese, FC Porto contro Braga, ed è anche l’occasione giusta per raccontare che cosa sia il Porto di quest’anno: una squadra che ha vinto il campionato portoghese con 27 vittorie, tre pareggi e nessuna sconfitta, e che nelle ultime stagioni ha stabilito diversi nuovi record in patria, tra cui quello per la vittoria con il margine più ampio, la serie di partite senza sconfitte più lunga e il numero più alto di punti in campionato. Quest’anno ha chiuso il discorso scudetto il 3 aprile, battendo per la seconda volta gli storici rivali del Benfica per 2-1 dopo l’umiliante 5-0 dell’andata. Alla fine il Benfica è arrivato secondo, nella Primeira Liga, ma con 21 punti in meno del Porto.
Il Porto FC è una delle Três Grandes, le tre squadre che sono da sempre protagoniste del calcio portoghese, insieme a due società della capitale: il Benfica e lo Sporting. Nel 2004 ha vinto la Champions quando la allenava Mourinho, dopo di che successe qualcosa di simile a quello che abbiamo già ricordato per l’Ajax dopo la sentenza Bosman: in dodici mesi, l’allenatore e otto giocatori degli undici titolari della finale se ne andarono all’estero.
Anche per il Porto, insomma, pesa la scarsa capacità di trattenere i suoi talenti migliori davanti alle offerte delle squadre inglesi, spagnole o italiane. Dall’altro lato però, come spiega il Wall Street Journal (che titola il ritratto della squadra “I veri campioni d’Europa”), la capacità di scoprire giocatori è uno dei punti di forza della società. Negli ultimi quattro anni il Porto ha venduto alle grandi europee Lisandro López, Aly Cissokho, José Bosingwa, Pepe e Anderson, in cambio di più di 250 milioni di euro. Trova i giocatori monitorando con attenzione i campionati esotici come quello giapponese o uruguyano: il suo attuale capocannoniere, il brasiliano Hulk, è stato comprato dal Tokyo Verdy per 5,5 milioni di euro.
Stasera il Porto è stra-favorito e domenica prossima deve giocare anche la finale della Coppa di Portogallo (contro il Vitória de Guimarães), che ha già vinto nel 2009 e nel 2010. In Europa League hanno conquistato la finale segnando valanghe di gol e facendo vedere grande spettacolo: ai quarti hanno superato lo Spartak Mosca con un 5-1 all’andata e un 5-2 al ritorno, e nella semifinale il Villareal con un altro 5-1 all’andata e una sconfitta per 3-2.
Il suo allenatore è un 33enne con poca esperienza, André Villas Boas, noto per essere definito spesso come “l’allievo di José Mourinho”. Il calcio che gioca è molto bello da vedere e votato all’attacco: Hulk e il suo compagno di reparto, il colombiano Radamel Falcao, hanno segnato finora 67 gol, la media del Porto è di 2,5 reti a partita. Con rispetto parlando, come il Barcellona.
foto: JAVIER SORIANO/AFP/Getty Images