Come si va ai ballottaggi
I movimenti delle prime 24 ore: ne restano 312
“Il governo è saldo”, non ci sono rischi per la maggioranza, è la linea – non particolarmente nuova ma fino a oggi realizzata – di Silvio Berlusconi, a quanto scrivono i giornali di una riunione di ieri sera a palazzo Grazioli. Secondo il Corriere il progetto condiviso di Bossi e Berlusconi per tenere in piedi il consenso verso il governo sarebbe quello di dedicarsi ai temi dell’economia. E comunque intanto vediamo come vanno i ballottaggi.
Milano
Sul Corriere della Sera Renato Mannheimer spiega che sarebbe stata l’astensione tra gli elettori potenziali del PdL a danneggiare soprattutto Letizia Moratti: “circa 14 mila” in meno. Ma a Milano tutti sanno che quell’astensione si deve proprio a una assai diminuita motivazione verso il voto al sindaco e al leader del suo partito.
Roberto Formigoni dice al Corriere che il problema è stata una comunicazione sbagliata sull’Expo e i fallimenti del caso Lassini e del confronto televisivo (parere anche di Maurizio Lupi, su Repubblica). Letizia Moratti intanto (“Abbiamo sbagliato i toni della campagna elettorale”) starebbe ricostruendo il suo staff elettorale richiamando Paolo Glisenti, che si era occupato della precedente campagna e dell’assegnazione dell’Expo. Ma qualche crepa nel messaggio “abbassiamo i toni” c’è, se è vero che i primi manifesti della rinnovata campagna dicono “Non lasciamo Milano in mano ai centri sociali”.
Pisapia invece starebbe preparando un nuovo concerto di chiusura, il 27, e inviti agli elettori del Terzo Polo, che un sondaggio gli dice più fiduciosi in lui che nel sindaco attuale. I leader del Terzo Polo stanno facendo i loro piani, con Rutelli e Casini disponibili nei confronti di Pisapia. Il Futurista, giornale vicino a FLI, scrive oggi che «Votare contro Silvio Berlusconi è un gesto profondamente patriottico, sostanzialmente di destra». E Urso e Ronchi, che vogliono appoggiare la Moratti, rischiano rotture definitive col partito.
Il Corriere riferisce che sul blog di Beppe Grillo arrivano molti messaggi e pressioni perché appoggi Pisapia al secondo turno.
Napoli
Si è visto già ieri a Ballarò che saranno due settimane di attacchi pesanti tra i due candidati: sui giornali ce n’è di più. De Magistris dice che non farà “apparentamenti formali”. Intanto il candidato sconfittissimo del PD Morcone sostiene – con qualche ragione – di essere stato visto come erede di Bassolino e Iervolino: “i napoletani volevano un colpo di sciabola, io sono un uomo di progetto”. Intanto nel PD napoletano cominciano rese dei conti: ma i leader nazionali hanno già annunciato l’appoggio per De Magistris. L’UdC a Napoli non sa davvero chi consigliare meno ai suoi elettori: Mastella ha intanto dichiarato che non si suiciderà per il successo di De Magistris, come aveva promesso in caso di suo accesso al ballottaggio.
Varese
Il candidato leghista – scontento di aver fallito la vittoria al primo turno – dice al Corriere che bisognava pensarci prima, a chiedere i voti del Terzo Polo, e ora è tardi.