La regina Elisabetta è in Irlanda
Per la prima volta dall'indipendenza del 1922, un monarca britannico mette piede a Dublino
La regina Elisabetta è arrivata in Irlanda poco prima delle 13 italiane: si fermerà per quattro giorni. Si tratta di una visita d’importanza storica: è il primo monarca britannico a visitare la repubblica irlandese negli ultimi cent’anni e il primo dopo l’indipendenza dell’Irlanda dal Regno Unito, avvenuta nel 1922. La regina è accompagnata dal marito Filippo e dal ministro degli esteri britannico William Hague. Mercoledì si aggiungerà alla visita anche il premier David Cameron.
In Irlanda la visita reale ha suscitato molte proteste e polemiche, e poche ore prima dell’arrivo della regina a Dublino l’esercito irlandese ha disinnescato una bomba trovata nel bagagliaio di un autobus proveniente dalla città di Ballina – nell’Irlanda occidentale – e diretto alla capitale. Sempre a Dublino la polizia ha trovato un finto dispositivo che sembrava una bomba in una stazione dei tram. Anche Londra ha ricevuto una minaccia bomba che è stata definita credibile dalla polizia.
Nell’ultimo secolo i rapporti tra i due paesi sono stati difficili a causa della brutale repressione del Regno Unito del movimento indipendentista dell’Irlanda del Nord. Il partito indipendentista Sinn Fein si è schierato contro la visita reale definendola prematura e insensibile, e ha fatto sapere che organizzerà delle feste repubblicane in ogni città che ospiterà la regina. Hanno annunciato proteste anche svariati movimenti pacifisti e il gruppo repubblicano di estrema sinistra Eirigi. Il governo britannico e quello irlandese hanno più volte sottolineato che la visita rappresenta l’inizio di una nuova fase nei rapporti tra i due paesi. Il presidente irlandese Mary McAleese ha detto che “è un momento straordinario nella storia dell’Irlanda. È un segno incredibile del successo del processo di pace ed è il momento giusto per accogliere sul suolo inglese la Regina, il capo di stato dei nostri vicini di casa, gente con cui stiamo costruendo un nuovo futuro molto diverso dal passato”.
Arrivata a Dublino la regina visiterà lo stadio Croke Park, dove nel 1920 le truppe britanniche uccisero 13 persone mentre assistevano a una partita di calcio gaelico, e il Giardino del ricordo, dedicato a coloro che combatterono per la libertà dell’Irlanda. L’inizio della visita coincide con l’anniversario del maggior massacro del conflitto nordirlandese, quando 34 uomini donne e bambini vennero uccisi dall’esplosione di quattro autobombe a Dublino e Monaghan, il 17 maggio del 1974. L’attentato era stato organizzato da gruppi paramilitari avversari dell’IRA, probabilmente col sostegno dei servizi segreti britannici. Le famiglie delle vittime e i sopravvissuti hanno scritto una lettera aperta alla regina in cui chiedono l’apertura di alcuni file segreti che sono stati negati dal governo durante un’inchiesta sull’attentato.
foto: Chris Jackson/Getty Images