Il crollo del re di Wall Street
È stato dichiarato colpevole per tutti i 14 capi d'imputazione collegati alle accuse di insider trading
L’imprenditore multimiliardario Raj Rajaratnam, proprietario del fondo d’investimento Galleon Group, è stato dichiarato colpevole per tutti i quattordici capi d’imputazione collegati alle accuse di frode e cospirazione nel più grosso scandalo di insider trading della storia di Wall Street. Rischia di essere condannato a venti anni di carcere per ciascun capo d’accusa, la sentenza definitiva è attesa per il prossimo 29 luglio.
I giudici della corte federale di New York hanno accertato che Rajaratnam otteneva regolarmente informazioni riservate sull’andamento delle aziende e sulla base di quelle informazioni effettuava speculazioni finanziarie che nel tempo gli hanno consentito di guadagnare 63,8 milioni di dollari.
La svolta nelle indagini è arrivata in seguito all’analisi delle intercettazioni telefoniche che erano state raccolte a partire dal 2008. In una di queste conversazioni, Rajaratnam diceva di avere ricevuto informazioni su una perdita trimestrale che avrebbe colpito la Goldman Sachs: «Ieri ho saputo da qualcuno che è nel consiglio di amministrazione di Goldman Sachs che stanno per perdere 2 dollari per azione. Wall Street ora li dà a 2,50».
Rajaratnam è nato e cresciuto in Sri Lanka. Il padre gestiva una piccola azienda che produceva macchine da cucire. Ha studiato in Inghilterra e poi negli Stati Uniti, dove ha iniziato la sua carriera a Wall Street negli anni Novanta. Aveva lanciato il suo fondo d’investimento nel 1996 e in pochi anni lo aveva trasformato in un fondo dal valore di oltre sette miliardi di dollari. Amava dire che il suo nome in hindi significa “re”, e che associato al suo cognome diventava “il re dei re”.