AP vuole le foto di bin Laden morto
La Associated Press ha presentato una richiesta formale per ottenere il materiale, spiegando perché è importante
La decisione di Barack Obama di non diffondere le foto del cadavere di Osama bin Laden ha provocato molti commenti e riflessioni in giro per il mondo, e ha creato una grossa divergenza tra la Casa Bianca e uno dei più grandi e influenti media del mondo, la Associated Press.
Lunedì scorso, infatti, AP ha presentato una richiesta formale di ottenere le fotografie sulla base del Freedom of Information Act, una legge federale che impone trasparenza alla pubblica amministrazione permettendo a cittadini e media di avere accesso totale o parziale a materiali e documenti di pubblico interesse. Dietro la richiesta di Associated Press non ci sono dubbi sul fatto che Osama bin Laden sia effettivamente morto bensì, come ha spiegato il dirigente Michael Oreskes, il desiderio di diffondere una notizia, un’informazione “storica e importante”.
Nella richiesta, AP evidenzia che durante la campagna elettorale del 2008 Barack Obama aveva promesso di guidare un’amministrazione trasparente, “la più trasparente nella storia degli Stati Uniti” e di osservare con maggior cura le disposizioni del Freedom of Information Act rispetto a quanto aveva fatto l’amministrazione Bush. Nel corso di un’intervista televisiva andata in onda domenica scorsa, il presidente degli Stati Uniti aveva spiegato di non potere diffondere le foto per ragioni di sicurezza – evitare attentati e assalti alle ambasciate simili a quelli provocati dalla pubblicazione di vignette satiriche sull’Islam, per fare un esempio – e perché la foto del cadavere di bin Laden “non è un trofeo di guerra”.
Oreskes sostiene invece che i media dovrebbero avere accesso al materiale fotografico e decidere loro, sulla base della loro coscienza e delle loro scelte editoriali, se diffonderlo o meno. “Chiediamo di vedere le foto: sta a noi, poi, decidere se si tratta di materiale che merita di essere diffuso. Non abbiamo già deciso di pubblicarle. I nostri giornalisti, nel decidere se pubblicare le foto o no, terrebbero conto anche dei potenziali danni che potrebbero scaturirne”. Oreskos dice di capire la posizione di Obama – “questa è stata certamente una delle decisioni più difficili del suo mandato” – ma pensa che le foto possano rendere più chiara la dinamica del blitz delle forze speciali. “Qualunque dettaglio in più sull’assalto è potenzialmente una notizia”.
Oltre ad Associated Press, anche Politico, Fox News, Judicial Watch e Citizens United hanno presentato richiesta formale di ottenere le foto sulla base del Freedom of Information Act.