L’ultima moglie di bin Laden
Chi è Amal al-Sadah, la ragazza di 29 anni che durante il blitz si è scagliata sulle forze speciali
Amal al-Sadah è la sesta moglie di Osama bin Laden, la più giovane. Ha sposato bin Laden nel 2000 a 18 anni, quando lui ne aveva 43. La notte del primo maggio si trovava con lui nell’edificio ad Abbottabad in cui i Navy Seals hanno fatto irruzione: è lei la moglie che era stata inizialmente dichiarata morta. Il capo della CIA Leon Panetta ha spiegato che «la moglie di bin Laden ha aggredito il militare Navy SEALs che aveva raggiunto bin Laden, il quale le ha sparato in una gamba, ma non l’ha uccisa». La donna è stata in seguito arrestata dalla polizia pachistana e si trova tuttora in arresto. È stata interrogata da poliziotti pachistani, a cui ha raccontato che da cinque anni non usciva dall’edificio in cui viveva con bin Laden, aggiungendo alcuni particolari all’assalto dei Navy Seals. Molto probabilmente verrà rimandata nello Yemen, il suo paese d’origine.
Oggi la CNN pubblica un’intervista a un suo parente, Ahmed. Ahmed racconta che la ragazza proviene da una famiglia benestante di Ibb, nello Yemen, piuttosto tradizionale ma non estremista e priva di qualsiasi legame con Al Qaida o altre organizzazioni terroristiche islamiche.
«Era un persona molto buona. La sua famiglia è importante a Ibb. Una famiglia yemenita come ce ne sono tante: conservatrice ma moderna rispetto a molte altre famiglie. È molto rispettata e conosciuta, non ha idee estremiste».
Secondo Ahmed il governo yemenita starebbe facendo delle pressioni alla famiglia di Amal perché non parli con la stampa. «Il governo ha detto ai parenti che i loro commenti potrebbe venire fraintesi, danneggiando tanto la famiglia che il governo».
Ahmed ha detto che non è chiaro il modo in cui Amal e bin Laden si sono conosciuti. Nel 2008 Sheikh Rashed Mohammed Saeed Ismail, un affiliato yemenita di Al Qaida il cui fratello è stato detenuto a Guantanamo, ha raccontato allo Yemen Post di aver combinato il matrimonio. Amal era una delle sue studentesse, “religiosa e pia a sufficienza”. Ismael l’avrebbe accompagnata in Afghanistan nel luglio del 2000, dove venne celebrato il matrimonio dopo che bin Laden ebbe versato una dote alla famiglia.
Ahmed, il parente di Amal, dice che il matrimonio è stato soprattutto un affare politico: «Bin Laden non voleva tagliare i ponti con lo Yemen, la casa natale dei suoi antenati». Racconta che dopo il matrimonio, la famiglia non ha avuto molte notizie di Amal. Inoltre si erano resi conto della pericolosità di bin Laden e dopo l’attentato alle Torri Gemelle evitavano in tutti i modi di parlare della famiglia. Il governo non aveva avuto alcun problema a fornire ad Amal il passaporto, ma dopo il suo matrimonio iniziò a sorvegliare la famiglia, che negli anni è stata interrogata decine di volte dalle autorità.
Poco dopo l’attacco dell’11 settembre 2001 Amal partorì una bambina a Kandahar, in Afghanistan, che venne chiamata Safiyah, e che molto probabilmente si trovava ad Abbottabad quando il padre è stato ucciso. In un’intervista rilasciata dopo l’11 settembre al giornalista pachistano Hamid Mir, bin Laden ha parlato di Safiyah, raccontando di averla chiamata così dal nome di una donna che «uccise una spia ebrea ai tempi del profeta Maometto. Anche mia figlia ucciderà i nemici dell’Islam». Ahmed ha detto che Amal e bin Laden hanno avuto anche altri figli, ma non ha precisato altri dettagli.