Il rapper Lil B minacciato per il titolo del prossimo album: «I’m Gay»
Lui però precisa che il titolo non ha niente a che vedere col suo orientamento sessuale
Lil B (il vero nome è Brandon McCartney) è un rapper di Berkeley, che ha fondato molta della sua notorietà sulla grande attività online dei suoi fan. Dopo aver annunciato al Coachella festival, lo scorso weekend, che il suo prossimo album si intitolerà “I’m Gay”, Lil B ha visto molti dei suoi fan voltargli le spalle. Alcuni, anzi, hanno usato gli stessi mezzi che utilizzavano per diffondere la sua musica e il suo messaggio per inviargli minacce di morte.
«C’è stata della gente che mi ha scritto ‘Ti spaccherò la testa’, o ‘sei un frocio’, o anche ‘ti ammazzo’», ha raccontato Lil B a Mtv News giovedì scorso. «Molti fan mi hanno sostenuto, ma ce n’è stato qualcuno che ha detto ‘non voglio più ascoltare la tua musica, non voglio più saperne di te’. Ma sai che ti dico? Va bene così, perché evidentemente non mi apprezzavano davvero».
Nonostante la netta presa di posizione, a quanto dice il rapper il titolo dell’album in arrivo non ha niente a che vedere con il suo orientamento sessuale. «Sono molto gay [=allegro], ma mi piacciono le donne. Non sono attratto dagli uomini in nessun modo. Non sono stato mai attratto da un uomo in tutta la mia vita. Però sì, sono allegro [I’m gay], sono felice, sono un allegro [gay] maschio eterosessuale».
In inglese “gay” significa letteralmente “allegro, felice”. L’espressione “I’m gay” può quindi in effetti avere un significato neutro, non legato alla dichiarazione della proprie preferenze sessuali, ed è il significato neutro che infatti Lil B dice di attribuire alla frase.
La scelta di un titolo di questo tipo, che certamente provoca reazioni accese in un settore della musica come il rap, in cui l’omofobia è piuttosto diffusa, può anche sembrare una provocazione pianificata. Le minacce di morte e lo schierarsi al fianco di una comunità tenuta ai margini dal mondo del rap garantiscono pubblicità e visibilità sui media; il ribadire la propria eterosessualità serve poi a non perdere i fan legati alla visione virile e omofoba del genere musicale.
Probabilmente è anche per queste ragioni che, dopo l’annuncio del titolo al Coachella, un portavoce della Gay and Lesbian Alliance Against Defamation (un’associazione per i diritti degli omosessuali) ha dichiarato che spera che il titolo “I’m Gay” non sia solo un gioco di parole ma che la scelta di quell’espressione sia un «sincero tentativo di diventare un alleato della causa».
Lil B, da parte sua, ha ribadito la propria buona fede e ha spiegato: «Voglio molto bene alla comunità gay e lesbica, voglio soltanto che subisca meno discriminazioni ed è questo il motivo per cui ho scelto questo titolo. Spero che l’associazione capisca che sto facendo i primi passi per rompere le barriere».
foto: Isaac Brekken/Getty Images