I festeggiamenti di Massimo Oddo
Il terzino del Milan, intervistato da ubriaco dopo la finale dei mondiali 2006, ieri sera si è sottoposto al "giro della morte"
Ieri il Milan ha vinto lo Scudetto, quindi, il diciottesimo della sua storia, e al fischio finale di Roma-Milan lo Stadio Olimpico è diventato teatro di festeggiamenti, brindisi, bagni nello spumante, giri di campo, gavettoni e tutto il repertorio di allegro sbracamento che regalano puntualmente simili occasioni sui campi di calcio. In tutto quel casino, Massimo Oddo ne ha fatta un’altra delle sue.
Massimo Oddo è un giocatore del Milan, un terzino destro. Gioca nel Milan dal 2007, dopo cinque ottime annate alla Lazio. Ha quasi 35 anni: da almeno due non è più titolare nel Milan – oggi fa la riserva del più giovane Abate, la stagione scorsa è stato ceduto in prestito al Bayern Monaco – ma quest’anno è stato decisivo durante la partita contro il Napoli. Ed è uno che si fa sempre notare, in circostanze come quella di ieri sera.
Nel 2006, Oddo faceva parte della nazionale italiana che vinse i mondiali di calcio in Germania. Si distinse per due cose, in quella festa: per avere tagliato a centrocampo i capelli di Mauro Camoranesi e, soprattutto, per avere dato un’intervista da ubriaco o quasi.
Ieri sera Oddo è rimasto in panchina. Alla fine della partita ha partecipato ai festeggiamenti e a un certo punto ha fatto una singolare scommessa con Adriano Galliani, amministratore delegato del Milan: il rinnovo del contratto per un altro anno se Oddo fosse riuscito a fare un intero giro del campo di atletica in un minuto. È una sfida significativa: in gergo sportivo si chiama “giro della morte” e comporta uno sforzo anaerobico quasi per la durata massima possibile. Quattrocento metri al massimo della velocità: se non si è ben allenati semplicemente non si arriva alla fine. Oddo si è messo lì, scalzo e a petto nudo, e ha fatto il suo giro. A quasi 35 anni, in cinquantotto secondi.