Perché bin Laden è stato seppellito così in fretta?
Time mette un po' d'ordine: quello che si sa, quello che si può immaginare, quello che non si sa
Aggiornamento. Il Pentagono ha confermato che il cadavere di Osama bin Laden è stato abbandonato nelle acque del nord del Mare Arabico, dopo una cerimonia tradizionale islamica – che ha incluso il lavaggio del corpo – a bordo della portaerei americana USS Carl Vinson. Prima della sepoltura, dice il Pentagono, sono stati condotti diversi test per verificare l’identità di Osama bin Laden. Durante il blitz, tra l’altro, una donna che sarebbe la moglie di bin Laden lo avrebbe chiamato per nome.
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Poche ore dopo avere annunciato la sua uccisione, il Pentagono ha fatto sapere che il corpo di Osama bin Laden era stato seppellito in mare. Anche senza essere dei fanatici delle teorie del complotto, si tratta evidentemente di una pratica insolita e poco ortodossa: che si spiega con la straordinarietà del soggetto in questione, spiega Glen Levy su Time mettendo in ordine le cose che sappiamo, quelle che possiamo immaginare e quelle che ancora non sappiamo.
Un funzionario del governo americano ha detto che la ragione della sepoltura in mare di bin Laden si deve alla decisione di seguire il rituale islamico, che prevede che la salma vada seppellita entro 24 ore della morte. Ma perché in mare?
Il funzionario ha detto che trovare una nazione disposta a ospitare la salma di bin Laden sarebbe stato complicato, da qui la decisione di seppellirlo in mare. Inoltre, si voleva evitare di far diventare la tomba di bin Laden un luogo di pellegrinaggio per terroristi e aspiranti tali. Circolano alcune voci, comunque, secondo cui gli Stati Uniti avrebbero chiesto all’Arabia Saudita, paese natale del leader di Al Qaida, se volesse la salma, ottenendo un rifiuto.
Non si conosce il luogo esatto in cui si trova il cadavere di Osama bin Laden, e probabilmente non si saprà mai. La rapidità nell’esecuzione della sepultura si deve probabilmente ai rischi collegati alla “gestione” del cadavere di bin Laden, facile obiettivo di ritorsioni e azioni violente da parte della stessa Al Qaida. Le autorità statunitensi hanno verificato l’identità di bin Laden prelevando e analizzando un campione del suo DNA, che sarà custodito anche a prova della sua uccisione. Allo stesso modo, il Pentagono dovrebbe essere in possesso delle registrazioni del blitz effettuate dagli stessi soldati che hanno partecipato all’operazione.
foto: Majid Saeedi/Getty Images