In Uganda si mette male
Due persone morte negli scontri con la polizia dopo l'ennesimo arresto del leader dell'opposizione
Almeno due persone sono morte oggi in Uganda durante le proteste seguite all’arresto del leader dell’opposizione, Kizza Besyge. La polizia ha attaccato i manifestanti brutalmente, una delle vittime è stata ritrovata in una pozza di sangue colpita alla testa da un proiettile.
Besyge era il diretto avversario del presidente ugandese Yoweri Museveni alle ultime contestate elezioni di febbraio. Ieri è stato arrestato per la quarta volta in un mese dopo essere stato duramente picchiato per le sue proteste contro l’aumento dei prezzi di benzina e cibo. Le immagini del suo arresto sono state trasmesse dalla televisione ugandese e hanno infiammato la rabbia dei suoi sostenitori, che oggi hanno spesso rivendicato il diritto a una rivoluzione come quella egiziana contro Mubarak.
L’opposizione ugandese ha duramente attaccato il governo per la sua recente decisione di spendere 720 milioni di dollari per acquistare aerei militari russi, invece di investire nello sviluppo di un paese che è ancora molto povero. Il presidente Museveni, al potere dal 1986, ha risposto dicendo che la colpa dell’aumento dei prezzi è da imputare alla siccità e alla crisi globale.