Cosa dice la legge sul testamento biologico
La sintesi degli articoli in discussione alla Camera
Linkiesta ha compilato una sintesi dei contenuti fondamentali della legge sul testamento biologico in discussione alla camera dopo l’approvazione del Senato.
Una proposta di legge per regolamentare il testamento biologico. Nove articoli per disciplinare i dibattuti temi di alleanza terapeutica, consenso informato e dichiarazioni anticipate di trattamento. Dopo l’approvazione in prima lettura al Senato, la Camera dei deputati ha iniziato ieri l’esame del provvedimento. Tanti i punti di scontro tra maggioranza e opposizione. A partire dall’obbligo di alimentazione e idratazione artificiali del paziente, forme di sostegno vitale che «devono essere mantenute fino al termine della vita».
Nel primo articolo del documento presentato a Montecitorio sono elencati alcuni principi sulla tutela della vita umana, quale «diritto inviolabile e indisponibile». Punti fermi alla base della norma, da cui derivano il divieto di ogni forma di eutanasia e assistenza al suicidio. Il consenso informato del paziente è il presupposto di ogni trattamento sanitario, «fermo il principio per cui la salute deve essere tutelata come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività». Rispetto al testo votato dal Senato c’è una novità: l’introduzione di un comma relativo al diritto, per i malati terminali o in condizione di morte prevista, a essere assistiti «attraverso una adeguata terapia del dolore».Nel secondo articolo la proposta di legge si occupa più in dettaglio del consenso informato del paziente. Condizione necessaria (purché «prestato in modo libero e consapevole») per l’attivazione di qualsiasi trattamento sanitario. È particolarmente importante il ruolo del medico, che ha l’obbligo di fornire corrette e comprensibili informazioni su diagnosi, prognosi, scopo e natura del trattamento sanitario proposto. Ma anche su benefici, rischi ed eventuali controindicazioni. In ogni caso – come spiega il quinto comma – il consenso informato del paziente può essere revocato in qualsiasi momento.
(continua a leggere su Linkiesta)