L’accordo tra Hamas e Fatah
Hamas e Fatah formeranno insieme un governo ad interim in vista delle prossime elezioni
Le organizzazioni politiche palestinesi Hamas e Fatah hanno firmato ieri uno storico accordo, dopo quattro anni di scontri e attacchi reciproci. L’annuncio è arrivato con la decisione di formare insieme un governo ad interim in vista delle prossime elezioni, che si svolgeranno tra otto mesi. I due gruppi sono stati fermamente divisi da quando Hamas ottenne la maggioranza dei seggi dell’ANP alle elezioni del 2006, limitando l’autorità di Fatah nei territori palestinesi. Da allora, Hamas è stato in controllo di Gaza e Fatah della Cisgiordania.
Mahmoud Zahar, uno dei principali leader di Hamas che hanno partecipato ai colloqui con Fatah, ha detto che l’accordo prevede anche l’unione delle rispettive forze di sicurezza. Nessuna prospettiva invece per la riapertura dei negoziati con Israele: «Il nostro programma non prevede di riprendere i negoziati con Israele, né di riconoscerlo», ha detto Zahar. «Non è possibile per un governo ad interim partecipare a un processo di pace con Israele».
Secondo la maggior parte degli analisti, l’accordo potrà rimuovere un ostacolo consistente nel percorso dei palestinesi verso la costituzione di un loro stato. Allo stesso tempo però non è chiaro come le due organizzazioni riusciranno davvero a governare insieme Gaza e Cisgiordania, che sono separate dai territori israeliani, e se le autorità internazionali saranno disposte a riconoscere Hamas come interlocutore politico. «L’Autorità Palestinese deve scegliere tra la pace con Israele o la pace con Hamas», ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu commentando l’accordo «Non esiste la possibilità di essere in pace con entrambi». Hamas è considerata un’organizzazione terroristica da Israele, Stati Uniti, Canada, Unione Europea e molti altri paesi.