Le 10 risposte di Apple sui movimenti di iPhone
La società nega di archiviare i dati, ma ammette che il telefono ne conserva troppi
Gli iPhone e gli iPad 3G prendono nota di tutti i tuoi spostamenti in un file e la scorsa settimana due esperti informatici hanno dimostrato quanto sia semplice accedere all’archivio, estrarre i dati con le informazioni geografiche e disporli su una mappa virtuale. La presenza del file, fino al momento della segnalazione ignota ai più, ha portato a un’ampia discussione online sulla temuta violazione della privacy di chi possiede dispositivi mobili Apple e se la società stessa raccogliesse quelle informazioni per farne qualcosa. A distanza di quasi una settimana, Apple ha deciso di rispondere alle tante domande dei propri utenti, pubblicando un decalogo che vi riproponiamo in sintesi.
1. Perché Apple tiene traccia dei miei spostamenti con iPhone?
Apple non tiene traccia dei tuoi spostamenti. Non l’ha mai fatto e non ha nessun piano per farlo in futuro.
2. E allora perché son tutti così preoccupati?
Offrire servizi in mobilità con un buon grado di efficienza e tutelare al tempo stesso la privacy e la sicurezza degli utenti comporta problemi tecnici complessi e difficili da spiegare in poche parole. Gli utenti sono confusi anche perché gli stessi produttori di queste tecnologie, come Apple, non si sono dati molto da fare per spiegare ed educare i propri clienti sulla complessità di queste cose.
3. Perché il mio iPhone registra la mia posizione?
Gli iPhone non tengono un registro della tua posizione. Semmai, mantengono e aggiornano automaticamente un elenco degli accessi WiFi e dei ripetitori della rete cellulare che si trovano nei paraggi del luogo in cui ti trovi. A volte i ripetitori sono a 150 km di distanza da dove si trova il telefono che li sta inserendo nell’elenco. Le informazioni raccolte vengono usate dagli iPhone per ridurre i tempi di localizzazione con il GPS. La semplice tecnologia satellitare a volte richiede minuti prima di localizzare con esattezza la posizione del telefono su una mappa. Se il telefono può incrociare i dati del GPS con quelli delle reti di accesso WiFi e dei ripetitori cellulari nelle vicinanze fa prima, consuma meno batteria e dà risultati più accurati. Questo confronto avviene direttamente sull’iPhone sulla base dei dati contenuti in un enorme elenco che si è formato nel corso del tempo grazie alle informazioni fornite dai milioni di iPhone che inviano i dati sulla posizione degli accessi WiFi e dei ripetitori ad Apple, in forma anonima e criptata.
4. Questo enorme elenco è memorizzato sull’iPhone?
No, perché è troppo grande per starci tutto. Sugli iPhone ne viene caricata solo una parte (cache) che non è criptata e che viene trasferita sul tuo computer quando sincronizzi l’iPhone con iTunes. È quello l’insieme di dati che i due ricercatori hanno estratto per ricostruire i tuoi spostamenti su una mappa. Tecnicamente, quello è l’elenco degli accessi WiFi e dei ripetitori cellulari che si trovavano nelle vicinanze mentre ti spostavi da un luogo a un altro (“nelle vicinanze” in un raggio che può superare il centinaio di chilometri). Dal prossimo aggiornamento del sistema operativo degli iPhone la cache non sarà più fatta così e i dati non saranno visibili.
5. Apple può localizzarmi basandosi sui dati degli accessi WiFi e della rete cellulare?
No, perché i dati vengono inviati a Apple in forma criptata e quindi la società non può risalire al proprietario.
6. Il file incriminato conteneva informazioni risalenti anche a un anno fa, perché ci vogliono così tanti dati per far capire al mio iPhone dove si trova?
La quantità di dati immagazzinata era superiore al dovuto a causa di un bug, un malfunzionamento nel software. Secondo i tecnici Apple, sono sufficienti meno dati per far funzionare bene la localizzazione e dal prossimo aggiornamento la dimensione della cache sarà quindi ridotta a sette giorni.
7. Quando disattivo le funzioni per la localizzazione, perché l’iPhone continua ad aggiornare l’elenco dei punti di accesso WiFi e dei ripetitori cellulari?
Non dovrebbe farlo. È un altro bug che sarà risolto nel prossimo aggiornamento.
8. Apple raccoglie altre informazioni attraverso gli iPhone?
La società raccoglie in forma aggregata le informazioni sul traffico telefonico per migliorare le reti cellulari.
9. Apple fornisce queste informazioni ad altre società?
La società fornisce informazioni sulle applicazioni che si bloccano sugli iPhone ai produttori, ma solo se gli utenti hanno acconsentito. Il sistema per gli annunci pubblicitari iAds usa le posizioni geografiche per fornire annunci legati al luogo in cui ci si trova.
10. Apple reputa importanti la tutela dei dati personali e la privacy?
Certo e, per esempio, Apple è stata la prima società a fare in modo che gli utenti potessero scegliere se far utilizzare o meno la loro posizione geografica alle applicazioni per iPhone.
11. È un punto extra che non c’è nelle domande e risposte di Apple: dopo quasi un anno di attesa, da domani chi vorrà potrà comprare anche la versione bianca dell’iPhone.