I figli della Finlandia
Da sessant'anni il governo invia a ogni madre in attesa di un bambino vestiti, un completo pesante e anche il primo giocattolo
In Finlandia, quando una donna aspetta un figlio, le poste recapitano una grande scatola di cartone alcuni mesi prima della data attesa per il parto. Il mittente è Kela, l’ente pubblico di previdenza sociale che si occupa anche di pensioni, sussidi di disoccupazione e assicurazioni sanitarie. La scatola contiene moltissime cose utili per le prime settimane di vita del neonato: vestiti, una coperta, un completo pesante, cuffiette, calzini, un set di lenzuola, un set per l’igiene del bambino completo di spazzolino da denti e forbicine per le unghie, un materasso e un bavaglino. C’è anche un giocattolo e un libro illustrato. Manca però il biberon e il latte in polvere, in modo da incoraggiare l’allattamento al seno. La scatola di cartone è pensata per poter essere utilizzata anche come culla. Ogni anno il design e i colori cambiano, e se la nascita è prevista per la primavera o l’estate il completo pesante è di una taglia più grande, in modo da essere ancora utile quando arriverà la stagione fredda. I vestiti sono di diverse taglie, in modo da poter servire al neonato per i primi mesi di vita.
Ogni donna che aspetta un figlio può scegliere se ricevere dallo stato un buono di 140 euro oppure il kit per la maternità, ma quasi tutte scelgono la seconda opzione. L’äitiyspakkaus (“corredo da neonato” in finlandese) è stato introdotto alla fine degli anni Trenta per le donne in difficoltà economiche ed esteso nel 1949 a tutte le future madri. Le politiche sociali del governo prevedono poi fino a dieci mesi di permesso di maternità retribuito per le donne, mentre per i padri sono previsti altri incentivi – incluso un premio “Padre dell’anno”.
Dominic Tierney dell’Atlantic racconta questa iniziativa e misura la distanza tra un paese in cui la grandissima maggioranza delle madri non vede alcun problema nel vestire i propri figli con i vestiti forniti dallo stato, e gli Stati Uniti, dove la retorica politica conservatrice lamenta in continuazione l’eccessiva presenza del governo nella vita degli individui. Molti parlamentari repubblicani vedono nello “stato socialista” e nell'”assistenza dalla culla alla tomba” il modello di governo negativo per eccellenza, e hanno usato queste formule a più riprese nella loro battaglia contro la riforma sanitaria di Obama. Gli Stati Uniti spendono meno del venti per cento del PIL per le politiche sociali (inclusa l’istruzione), mentre la media scandinava è compresa tra il 32% della Finlandia e il 38% della Svezia.
Foto: Annika Söderblom / ©Kela