Soru è stato assolto

L'ex presidente della Sardegna era accusato di turbativa d'asta

Renato Soru è stato assolto con formula piena per il caso cosiddetto “Saatchi & Saatchi”, dal nome di una nota agenzia di comunicazione. Soru era stato rinviato a giudizio per turbativa d’asta per un contratto di subappalto con Saatchi & Saatchi, che aveva vinto una gara da 56 milioni di euro per la pubblicità regionale e aveva affidato parte dell’incarico a un consorzio di imprese sarde del quale facevano parte anche alcuni ex collaboratori e dirigenti di Tiscali.

Un lungo applauso del pubblico presente in aula ha accolto la lettura della sentenza di assoluzione per Renato Soru. L’ex presidente della Regione Sardegna e patron di Tiscali Renato Soru è stato assolto questa mattina a Cagliari al processo che lo vedeva indagato per l’appalto da 56 milioni di euro per la pubblicità istituzionale della Regione sarda. Era accusato di turbativa d’asta e abuso d’ufficio. Nello specifico il collegio presieduto da Mauro Grandesso, ha ritenuto Soru non colpevole per non aver commesso il fatto in relazione alla turbativa d’asta e perché il fatto non sussiste nell’abuso d’ufficio contestato dalla Procura. L’ex governatore è uscito in lacrime, ha abbracciato i fratelli Benoni, entrambi con il volto segnato dall’emozione, e si è lasciato sfuggire un’unica battuta: “Tutto ciò che c’è da dire l’ha detto il giudice”.

Oltre a Soru sono stati assolti con formula piena anche gli altri tre imputati: Fabrizio Caprara, amministratore delegato dell’agenzia pubblicitaria Saatchi & Saatchi, e i fratelli Marco e Sergio Benoni del consorzio Sardegna Media Factory. Per loro è caduta l’accusa di turbativa d’asta. Soru era accusato di presunti illeciti legati all’assegnazione dell’appalto sulla pubblicità istituzionale (56 milioni di euro) e della campagna “Sardegna fatti bella” (da 1 milione di euro), assegnati dalla Regione all’agenzia Saatchi&Saatchi.

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