Il miracolo di Singapore
L'Economist racconta la vertiginosa crescita economica della città negli ultimi anni
L’Economist questa settimana dedica un lungo articolo a Singapore e alla sua vertiginosa crescita economica degli ultimi anni, che lo ha ormai portato in testa alla classifica dei centri finanziari mondiali.
Citigroup ha spostato il suo quartier-generale in parte a Shenton Way, uno dei centri finanziari della città, e in parte a Suntec City. Presto occuperà anche una terza zona della città, Marina Bay. E una quarta sede aprirà accanto al vicino aeroporto. In un’area vicino a Chinatown un tempo famosa solo per i suoi bordelli, oggi ci sono soltanto studi legali, finanziarie e simili. Forse la migliore misura del cambiamento la dà il tasso di occupazione. Negli anni Settanta Citigroup aveva soltanto un centinaio di dipendenti, ora ne ha oltre 9400.
Uno dei motivi che hanno sempre favorito la crescita di Singapore, spiega l’Economist, è la sua capacità di avvantaggiarsi dei periodi di grande rivoluzione globale, a cominciare dalla crisi del 1971, con l’abolizione degli accordi di Bretton Woods. Singapore allora fu capace di mettere in piedi un centro regionale di scambio monetario, la stessa cosa che sta facendo anche oggi con la Cina.
Parallelamente c’è stato un progressivo passaggio di consegne da Hong Kong a Singapore. Nel corso degli ultimi anni aprire o trasferire un’azienda a Singapore è diventato sempre più appetibile grazie all’introduzione di nuove leggi e di un nuovo sistema fiscale molto favorevoli.
L’approccio di Singapore è all’antitesi del laissez-faire. Ha mantenuto un forte controllo sulla finanza domestica e fatto tutto quello che poteva per spingere le aziende straniere a venire. Le licenze possono essere ottenute rapidamente, una benedizione in un mondo sempre più burocratico. Ci sono vantaggi fiscali per aziende considerate importanti e rimborsi per le spese di trasferimento dell’azienda. Banchieri e manager parlano in termini entusiastici di un sistema che è sicuro, pulito e efficiente. Internet, per esempio, può anche essere cento volte più veloce rispetto alla Cina e otto volte più veloce di Hong Kong. Gli abitanti di Singapore pagano tasse basse e stabili, a differenza di europei e americani. Molte aziende straniere raccontano che è sempre più comune che qualcuno rifiuti una promozione ai massimi livelli di un’azienda perché le tasse si porterebbero via gran parte dello stipendio.