FIOM contro Marchionne, di nuovo
Stavolta su Maserati e le carrozzerie ex Bertone, dove la FIOM rischia di vincere il referendum
Marco Imarisio sul Corriere racconta il referendum del prossimo 2 maggio nelle carrozzerie ex Bertone, dove la FIOM rischia di vincere. Rischia, sì, e Imarisio spiega perché.
Le carrozzerie ex Bertone sono centomila metri quadrati di desolazione. Al cambio turno delle 13 la fabbrica è deserta. L’attesa ai tornelli dell’uscita di corso Allamano risulta vana. Non passa nessuno. Ogni tanto la sconfinata distesa di capannoni ai bordi di Grugliasco viene visitata da pochi impiegati e da addetti alla manutenzione chiamati a combattere i segni lasciati dal tempo su macchinari che da anni si accendono solo per dare prova di esistenza in vita. Le fabbriche vuote mettono tristezza, non c’è bisogno di essere Karl Marx per dirlo. Sei anni di cassa integrazione hanno creato un velo opaco su stabilimenti che fino a poco fa rappresentavano una bella storia dell’industria italiana. Eppure l’ultimo duello tra «l’americano» Sergio Marchionne e la Fiom va in scena qui, al termine di un rettilineo che da Mirafiori conduce oltre la cinta daziaria di Torino. Proprio a ridosso del centro commerciale «Le Gru» dove nell’ottobre 1993 Silvio Berlusconi cominciò la sua discesa in campo. Ci sarà un referendum, un altro. Una versione in minore dello scontro andato in scena lo scorso gennaio a pochi chilometri da qui, ma con un maggior retrogusto di disperazione. Perché a decidere della propria sorte saranno chiamati lavoratori senza più lavoro dal 2005. La Fiat, nuova proprietaria, ha destinato alle Officine automobilistiche Grugliasco, questa la nuova sigla sociale, un investimento di 500 milioni di Euro per la produzione della Maserati, subordinandola a una vittoria del «sì» alla consultazione sull’accordo firmato a Pomigliano d’Arco nel 2009 che regola tempi, ritmi delle produzioni e delle sue pause. Il copione non necessita alcuna riscrittura, è lo stesso del referendum su Pomigliano e Mirafiori. Basta guardare le ultime dichiarazioni.