L’ONU non trova un accordo sullo Yemen
Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU non ha trovato un accordo sulla gestione della crisi in Yemen
La riunione di ieri a New York del Consiglio di Sicurezza dell’ONU si è conclusa senza riuscire a trovare un accordo sulla gestione della crisi in Yemen. Negli ultimi giorni l’esercito yemenita ha di nuovo sparato sui manifestanti uccidendo almeno tre persone. Oltre centoventi sono morte dall’inizio delle proteste a febbraio. Il presidente dello Yemen, Ali Abdullah Saleh, al potere da oltre trent’anni, ha detto che è disposto a consegnare il potere, ma solo «in mani sicure».
Gli scontri di ieri sono iniziati nella città di Taiz, la seconda per dimensioni in Yemen, dopo che migliaia di persone sono scese in strada per chiedere le dimissioni del presidente. I testimoni hanno raccontato che le forze di sicurezza hanno iniziato a sparare sulla folla, i manifestanti hanno cercato di proteggersi costruendo barricate. Più tardi un’altra manifestazione è iniziata anche nella capitale Sana’a, dove la polizia è di nuovo intervenuta uccidendo almeno due persone. I medici degli ospedali parlano di centinaia di feriti.