Vivere con lo tsunami
Foto dal Giappone, a un mese esatto dal terremoto
Lo scorso 11 marzo alle 14.46, quando in Italia erano le 6.46 del mattino, una forte scossa di terremoto si è sviluppata al largo delle coste della regione di Tohoku, nel Giappone settentrionale, e ha raggiunto magnitudo 9 interessando principalmente le città di Sendai e Tokyo, che si trova a circa 370 chilometri dall’epicentro. La scossa ha generato uno tsunami che ha colpito le coste nordorientali del Giappone distruggendo centri abitati e infrastrutture e causando la morte di oltre 20.000 persone.
È passato un mese esatto. Le operazioni di recupero dei corpi dei dispersi sono ancora in corso, seppure ottengano scarsi risultati. Si sta lavorando anche al recupero di oggetti e beni, anche se molti probabilmente non saranno mai riconsegnati ai loro proprietari. E si continua ad avere paura: questa mattina una nuova scossa di terremoto di magnitudo 7 ha scosso il paese, ha generato una valanga di fango che ha ucciso quattro persone a Iwaki e ha interrotto i lavori di manutenzione alla centrale nucleare di Fukushima. Nel frattempo il governo sta pensando di allargare la zona evacuata attorno allo stabilimento, visti gli alti livelli di radioattività.