La finta tregua di Gbagbo
Le forze fedeli al presidente hanno condotto nuovi attacchi in Costa d'Avorio complicando le trattative di pace
Nonostante l’annuncio di una tregua lo scorso martedì, in Costa d’Avorio l’esercito di Gbagbo ha continuato gli attacchi e ha ora il pieno controllo di due quartieri nel centro di Abidjan, la città più popolosa del paese. Negli ultimi giorni le forze di Alassane Outtara, il presidente riconosciuto dalla comunità internazionale, stavano assediando l’ex presidente nel suo palazzo della capitale. Già il 6 aprile, il giorno dopo l’annuncio dell’avvio dei negoziati, il governo francese che faceva da mediatore ha ammesso il fallimento delle trattative dovuto alla volontà di Gbagbo di mantenere la propria carica presidenziale.
Uno dei responsabili della forza ONU di peacekeeping nel paese, Alain Le Roy, ha detto che l’annuncio di una tregua da parte di tre generali di Gbagbo è stato solamente uno stratagemma per prendere tempo, mentre i soldati di Ouattara stavano facendo importanti conquiste territoriali nel paese. I combattimenti ad Abidjan sono ripresi con violenza e sono ancora in corso.
La Francia e le Nazioni Unite sono impegnate per la risoluzione della crisi in Costa d’Avorio e sono presenti con due missioni militari nel paese. L’Unione Europea ha detto che ridurrà le sanzioni che ha imposto finora in modo che il commercio del cacao, fondamentale risorsa economica per il paese, possa riprendere dai porti ora controllati dalle forze di Ouattara.
Foto: ISSOUF SANOGO/AFP/Getty Images