A Lampedusa le cose peggiorano
Felice Cavallaro sul Corriere della Sera racconta cosa è cambiato dopo la visita di Berlusconi nell'isola
Felice Cavallaro sul Corriere della Sera racconta la situazione a Lampedusa: come i trasferimenti sono stati interrotti a causa del forte vento, di come ieri si sia sfiorata una rivolta, di come anche stanotte più di tremila persone hanno dormito all’aperto.
Storditi dalle promesse del Berlusconi-day, i lampedusani si svegliano nell’isola che ha la stessa faccia di queste ultime settimane d’inferno anche perché con il vento a 23 nodi le navi non attraccano e l’operazione svuotamento si blocca dopo la partenza nella notte fra mercoledì e giovedì dei primi 1700 tunisini e di altri 600 alle 11 di ieri mattina. Così, più di 3 mila migranti infuriati passano la notte al vento e al gelo perché frattanto avevano chiuso il Centro accoglienza per spalare feci e riparare le devastazioni. Contrordine solo per i 700 rimasti sette ore in banchina col vento in faccia, senza cinghie e lacci alle scarpe, già controllati per salire sulla terza nave che non è riuscita ad avvicinarsi alla piattaforma di Cala Pisana. Solo loro al Centro, al coperto, oltre donne, bambini ed eritrei distribuiti in una base e in una comunità. L’effetto è che sulla «collina della vergogna» i disperati sono aumentati, 3 mila sotto un cielo minaccioso, i più fortunati avvolti nelle coperte o sotto approssimative tende risparmiate dalle ruspe del genio militare che hanno rasato le sterpaglie tutt’intorno. Unico effetto visibile del dopo Berlusconi.