È cominciato il trasferimento dei migranti
A Lampedusa restano ancora 3.731 persone, domani il governo presenta il piano di trasferimento alle Regioni
La situazione a Lampedusa è ancora molto difficile, nonostante da questa mattina siano iniziati i trasferimenti di una prima parte dei profughi. Il sindaco Bernardino de Rubeis ha confermato che sono ancora 3.731 gli immigrati rimasti sull’isola. E non è ancora del tutto chiaro a quali destinazioni saranno assegnati.
Questa mattina all’alba 1.716 persone sono partite a bordo delle navi Excelsior e Catania, entrambe dirette al porto di Taranto. Altre duecento sono state trasferite con due ponti aerei. Nelle prossime ore dovrebbero partire altre tre navi. Gli immigrati trasferiti in Puglia saranno portati nel centro di accoglienza di Manduria, dove nei giorni scorsi ne erano già arrivati 1.370. Ieri il sottosegretario agli Interni, Alfredo Mantovano, ha dato le dimissioni proprio per protestare contro l’arrivo in Puglia di un numero di profughi superiore a quanto previsto. Nei giorni scorsi Mantovano aveva infatti rassicurato il Consiglio comunale di Manduria sul fatto che la locale tendopoli non ne avrebbe ospitati più di 1.500.
Nella Prefettura di Taranto è in corso una riunione tra il prefetto, Carmela Pagano, i dirigenti delle forze di polizia e i responsabili della tendopoli di Manduria per coordinare le operazioni in vista dell’arrivo dei nuovi immigrati trasferiti da Lampedusa. Nella tendopoli di Manduri al momento ci sarebbero soltanto 800 persone delle oltre 1.370 condotte con navi nei giorni scorsi: almeno 570 quindi si sarebbero già allontanate dalla tendopoli di nascosto dopo il loro arrivo.
Il ministro degli Interni, Roberto Maroni, ha detto che il piano messo a punto dal governo prevede una «disponibilità di diecimila posti in tendopoli in tutte le regioni italiane a eccezione dell’Abruzzo». E il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha detto di avere fornito a Maroni «un elenco di sette siti della Difesa, tutti al nord, per ospitare i migranti». Nel frattempo il progetto di usare l’area di Coltano, a Pisa, è stato sospeso dopo le obiezioni pratiche delle amministrazioni locali. Il ministro Maroni ha accolto la richiesta del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi di individuare strutture alternative per ospitare i profughi. La Regione avrà ora ventiquattro ore per presentare al Ministero una lista di quattro strutture in cui distribuirli.
Le operazioni di trasferimento dei profughi dovrebbero andare avanti per i prossimi due giorni. I comandanti delle navi riceveranno l’ordine con le destinazioni alle quali condurre i migranti che verranno tutti ospitati nei nuovi centri in via di allestimento. Il piano di gestione dei profughi previsto dal governo sarà illustrato domani alle regioni e agli enti locali in una riunione al Viminale.
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