In biblioteca dopo il terremoto (foto)
Le foto pubblicate da studenti e bibliotecari di quel che rimane delle biblioteche nel Giappone settentrionale
Quando accade qualcosa dalla portata devastante come il terremoto e il conseguente tsunami in Giappone, la priorità ha sempre a che fare con le vite delle persone: cercare i dispersi, allestire ospedali da campo e centri di accoglienza, affrontare – come nel caso della centrale di Fukushima I – le conseguenze potenzialmente più pericolose del disastro. Poi, settimane dopo, vengono fuori altre storie, meno tragiche ma comunque impressionanti: una di queste ha a che fare con le biblioteche giapponesi e con i danni che hanno subito.
Quelle travolte dallo tsunami sono andate perse per sempre, insieme a tutto il resto. Quelle colpite soltanto dal terremoto devono solo essere rimesse in sesto. In questi giorni alcuni bibliotecari e studenti giapponesi hanno raccolto e pubblicato sui social network – soprattutto su Twitter – le immagini delle biblioteche che frequentano, dopo il terremoto dell’11 marzo.