Si è dimesso il governo della Siria
Prima concessione ai manifestanti, ma sia il presidente Assad che lo stato di emergenza sono ancora lì
Il presidente siriano Bashar al-Assad ha accettato le dimissioni del governo. Un nuovo esecutivo sarà formato nelle prossime ventiquattro ore. L’annuncio delle dimissioni del governo era già nell’aria da giorni, dopo le crescenti proteste che hanno attraversato tutto il paese nelle ultime settimane. Il governo aveva già assicurato – per due volte – che avrebbe rimosso lo stato d’emergenza in vigore dal 1963 e aperto a nuove riforme politiche per garantire maggiori garanzie e diritti ma non si ha notizia di altre concessioni fatte ai manifestanti. Secondo Amnesty International le persone morte negli scontri delle ultime settimane sono almeno 93.
Resta da capire se all’annuncio di oggi seguiranno davvero aperture rilevanti o se si sarà trattato solo di un bluff per placare le proteste che nelle ultime settimane hanno attraversato tutto il Paese. In Siria l’esecutivo ha scarsissimo potere, che rimane concentrato nelle mani del presidente. Per questo ora c’è molta attesa per il discorso che Bashar al-Assad terrà domani in Parlamento.