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  • Venerdì 25 marzo 2011

La crisi di governo in Canada

Votata la sfiducia al premier Harper, le nuove elezioni potrebbero tenersi a maggio

Aggiornamento 19,15: si è aperta la crisi di governo, dopo il voto di sfiducia (appena il quinto nella storia del paese) incassato oggi dal premier Stephen Harper, che tra poco parlerà al parlamento e poi andrà dal Governatore Generale per chiedergli di sciogliere le camere e fissare nuove elezioni.

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Il Canada rischia di andare presto a nuove elezioni. Lunedì il primo ministro Stephen Harper ha presentato la nuova manovra finanziaria, ma i tre partiti all’opposizione non sembrano avere nessuna intenzione di votare a favore. Oggi in parlamento sarà votata la mozione di sfiducia presentata dal leader liberale Michael Ignatieff e se non ci sarà una riconciliazione in extremis, si aprirà una crisi di governo e saranno indette elezioni anticipate per maggio.

La crisi del governo di Stephen Harper era nell’aria già da alcuni mesi e ha radici che vanno ben oltre lo scontro sulla finanziaria. Nonostante sia al governo da quasi cinque anni, Harper non è mai riuscito a ottener la maggioranza assoluta in parlamento e ha trasformato il suo esecutivo nel più longevo governo di minoranza della storia del Canada. Di conseguenza non ha mai potuto imprimere davvero quella svolta conservatrice che aveva promesso quando era stato eletto per la prima volta nel 2006, quando con la sua vittoria aveva interrotto il predominio del centrosinistra sulla politica canadese e riportato al governo il Partito Conservatore.

I suoi stessi alleati lo accusano da tempo di essersi troppo allineato con il Partito Liberale ma la vera batosta per il governo è arrivata la settimana scorsa, quando per la prima volta nella storia del Canada, la commissione affari procedurali della Camera ha votato una «mozione di censura» nei confronti dell’esecutivo, accusato di avere nascosto al parlamento alcuni programmi di governo tra cui l’acquisto di una nuova flotta di jet. Resta da capire quali saranno le nuove alleanze in vista delle elezioni. A questo punto è probabile che la sinistra del New Democratic Party e i separatisti del Bloc Quebecois formeranno un’alleanza con il Partito Liberale.