L’Italia e i beni tutelati dall’UNESCO

Davvero l'Italia «ha il 50% dei beni artistici tutelati dall’Unesco», come dice Berlusconi?

Nei nuovi spot diffusi dal governo per promuovere il turismo in Italia, Berlusconi dice che l’Italia possiede il 50 per cento dei beni artistici tutelati dall’UNESCO. Il ministro Brambilla dice invece che sono il 70 per cento. Prima di loro, molti altri politici hanno sparato cifre e percentuali con scarso fondamento. Se uno va sul sito dell’UNESCO, invece, si accorge facilmente che l’Italia non ha più del 5 per cento dei beni artistici tutelati dall’UNESCO. Se ne occupa oggi Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera.

Per favore, si mettano d’accordo: ha ragione Berlusconi a dire nel nuovo spot che l’Italia «ha regalato al mondo il 50% dei beni artistici tutelati dall’Unesco» o la Brambilla che sostiene che possiede il 70%? E non è assurdo che affermino due cose diverse sullo stesso sito ufficiale del Turismo? L’opposizione, va da sé, attacca: «Proprio in un momento in cui l’immagine del presidente del Consiglio è compromessa a causa dei festini a luci rosse ad Arcore è bene pensare con attenzione se è il caso di utilizzare o meno il premier in spot finalizzati alla promozione del turismo» , dice in una nota l’udc Deodato Scanderebech. «Parole soltanto parole, cantavano Alberto Lupo e Mina» , ride il responsabile del Turismo pd Armando Cirillo. Il tormentone intorno al patrimonio, in realtà, è vecchio come il cucco. Il repubblicano Giovanni Spadolini, primo ministro dei Beni Culturali, diceva che «in Italia c’è il 50% dei beni storici e culturali dell’intera Europa» .

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