Gli affettuosi delle Finanze
I ministri dell'Economia europei si vedono spesso e, a giudicare dalle foto, si voglio bene
Quando pensiamo all’amministrazione economica dello Stato, pensiamo a strutture e persone che operano in aree fredde e grigie, che tengono i conti e fanno annunci faticosi da capire e spesso sgradevoli, che badano a che noialtri non ce la godiamo troppo e non viviamo al di sopra delle nostre possibilità, che contano i nostri soldi. Caratteri contabili, ministri addetti a carte e numeri astrusi per i profani, capaci al massimo di occasionali gelidi sarcasmi, come il ministro italiano Tremonti.
Eppure, quando sono tra loro, i ministri delle economie europee mostrano un’intimità che abbandona ogni formalismo istituzionale e trasforma le frequenti riunioni in giro per il continente in rimpatriate del liceo, di cui noi estranei possiamo solo percepire – nei gesti affettuosi, nei sorrisi dolci, nella conversazione complice – un qualcosa che noi non sappiamo, una passione, un’esperienza condivisa, un’isola, una colonna sonora che li guida e li tiene vicini. Sono ministri dell’Economia. (Cliccate sul tasto play e sulla foto grande per aprire le immagini in un’altra finestra.)
[audio:https://www.ilpost.it/wp-content/uploads/2011/03/Lockeing-Horns.mp3|titles=Locke’ing Horns]
Foto di JEAN-CHRISTOPHE VERHAEGEN/AFP/Getty Images