«Il mio senso di ragno pizzica»
La catastrofica storia del costosissimo musical di Spiderman a Broadway, che non riesce a partire
di Chiara Lino
Spiderman debutta a Broadway. Forse. Tra un po’. Qualche settimana ancora. Il musical sul famoso supereroe Marvel, scritto da Julie Taymor e Glen Berger con le musiche di Bono e The Edge, stroncato preventivamente all’unanimità dalla critica e costellato da una serie di incidenti di percorso di varia natura, non è ancora riuscito a stabilire definitivamente una data per la prima. Intanto ha già cominciato ad accumulare primati: è lo spettacolo più costoso della storia di Broadway, con un budget di 65 milioni di dollari, nonché quello con il periodo più lungo di prove aperte al pubblico. Ma è anche quello che ha incassato di più nel mese di gennaio, battendo anche l’imbattibile Wicked e pur non avendo ancora aperto ufficialmente. È possibile, infatti, assistere alle prove generali degli spettacoli di Broadway dietro il pagamento di un biglietto: e le prove generali di Spiderman: turn off the dark vanno avanti dal 28 novembre.
La data ufficiale per il debutto è stata fissata e poi spostata sei volte per ragioni alterne o coincidenti di sicurezza, produzione, fughe del cast e ritardi creativi. Solo pochi giorni fa è stata sostituita la regista, parte fondante del progetto e apparentemente condizione imprescindibile per la sua realizzazione, nel disperato tentativo di riaggiustare il tiro, conquistare qualche recensione positiva e accattivarsi il pubblico, accorso entusiasta a vedere le anteprime dello spettacolo ma uscito deluso. Un clamoroso successo non è solo auspicabile, ma in questo caso è vitale: secondo un calcolo del New York Times, che stima i costi del musical in circa un milione di dollari alla settimana, la produzione riuscirà ad andare in pari con le spese e cominciare a guadagnare dopo il quarto anno di repliche. E nonostante i musical di Brodway spesso restino in cartellone a lungo, si tratta di un periodo rilevante per uno spettacolo che, essendo progettato appositamente per il Foxwoods Theatre, non può essere spostato fuori città.
Lo spettacolo, per definizione dei suoi creatori, è composto da «elementi di rock and roll, elementi di circo, elementi di opera lirica e di musical». La (ormai ex) regista Julie Tyamor l’aveva chiamato un «dramma circense rock and roll», Bono ha ridimensionato la definizione in «opera pop-up», sottolineando che non è il caso di sottolineare troppo l’aspetto rock del musical perché «ci siamo spostati dall’idioma caratteristico del rock and roll per esplorare nuovi territori, tra cui motivetti teatrali e canzoni dance». A quanto pare Bono iniziò a comporre la musica per Spiderman dopo aver sentito Andrew Lloyd Webber dire: «Sono grato ai musicisti rock perché mi hanno lasciato fare per 25 anni, ho avuto il teatro tutto per me». Decise quindi di offrirgli «un po’ di sana competizione». Ma a quanto pare né l’esplorazione di nuovi territori né la pressione di una competizione dichiarata con l’autore di musical più famoso al mondo ha prodotto canzoni memorabili: uno dei commenti più frequenti degli spettatori all’uscita dal teatro è che non rimaneva loro il classico motivetto fisso in testa.
https://www.youtube.com/watch?v=VHdJ_vBhkBc
Reeve Carney, che interpreta Peter Parker, canta “boy falls from the sky”, una delle canzoni degli U2 che compongono il musical.
Per mettere ordine alle sfortune e agli errori della produzione ecco tutto ciò che ha ostacolato il progetto negli ultimi anni.
2002
La Marvel Entertainment stabilisce i primi contatti con il produttore di Broadway Tony Adams e nasce il progetto di un musical sul supereroe Spiderman, con le musiche degli U2 e Julie Taymor, che ha curato l’adattamento teatrale del Re Leone apprezzatissimo dalla critica, alla regia.
2005
22 ottobre. Muore Tony Adams, il progetto viene momentaneamente sospeso.
2007
20 aprile. Viene annunciato ufficialmente il progetto.
2009
9 agosto. La produzione ha esaurito completamente i 25 milioni di dollari stanziati per il progetto. Solo nel 2010 un nuovo produttore finirà di raccogliere i fondi necessari, arrivati ormai a 52 milioni di dollari.
12 aprile. Iniziano i provini per scegliere il cast: i primi due attori annunciati sono Evan Rachel Wood per la parte di Mary Jane e Alan Cumming per Norman Osborn/Green Goblin.
Ottobre. La produzione annuncia il primo rinvio dell’inizio delle prove generali a causa di un problema di fondi.
Novembre. Reeve Carney, attore praticamente sconosciuto, ottiene il ruolo di protagonista: interpreterà Peter Parker e alcune delle parti di Spiderman, che a causa delle complicate evoluzioni è interpretato da diversi attori, acrobati e ballerini.
2010
16 gennaio. Prima data annunciata per l’inizio delle prove generali, aperte al pubblico. Verrà ovviamente cancellata.
25 febbraio. Nuova data per l’inizio delle prove generali. Cancellata anche questa, la produzione offrirà un completo rimborso dei biglietti.
9 marzo. Evan Rachel Wood rinuncia al ruolo di Mary Jane a causa di una sovrapposizione con altri progetti. L’8 giugno sarà sostituita da Jennifer Damiano.
19 aprile. Alan Cumming rinuncia alla parte, ufficialmente per lo stesso motive. Commenterà poi: «Mio DIO, per fortuna sono scappato. Gesù Cristo! L’ho veramente scampata grossa.»
15 luglio. Gli addetti stampa si licenziano.
16 agosto. Nuova data ufficiale per l’inizio delle prove generali. Cancellata.
Settembre. Un attore, che ha preferito mantenere l’anonimato, racconta di essersi rotto un piede nell’eseguire uno stunt a causa delle misure di sicurezza insufficienti. La produzione minimizza: si è rotto solo un dito. Ma, tra vedere e non vedere, cominciano a organizzarsi per le sostituzioni.
29 ottobre. Kevin Aubrin, un membro del cast, si rompe entrambi i polsi nell’effettuare una delle numerose evoluzioni acrobatiche.
14 novembre. Annunciata come data ufficiale dell’inizio delle prove, per poi partire il 21 dicembre con la prima, verrà spostata per difficoltà creative e ostacoli burocratici: non solo il dipartimento del lavoro tarda a dare l’ok sulle misure di sicurezza, ma non sono complete né le transizioni da una scena all’altra né le musiche.
28 novembre. Inizia (finalmente) il periodo di prove generali: i biglietti costano in media 97 dollari, ma per i posti migliori si arriva a pagare fino a 275 dollari. La critica non può pronunciarsi prima dell’apertura ufficiale, ma il pubblico è freddino: troppi errori, interruzioni, attese.
28 novembre. L’attrice Natalie Mendoza, che interpreta Arachne, viene colpita alla testa da un oggetto di scena: commozione cerebrale.
20 dicembre. Un attore, Christopher Tierney, cade da un’altezza di 6 metri nell’eseguire una delle acrobazie e viene portato in ospedale in gravi condizioni: ha varie costole rotte e un’emorragia interna. Commenterà in seguito: «Non è strano che si siano infortunati quattro attori, per un musical di queste proporzioni». Lo spettacolo viene sospeso e tutta la produzione viene sottoposta ad un’ispezione immediata da parte del dipartimento del lavoro per concordare misure di sicurezza supplementari.
24 dicembre. Riprendono le prove generali aperte al pubblico dopo la pausa dovuta all’installazione di nuove misure di sicurezza. Nessun incidente.
27 dicembre. Nonostante sia prassi aspettare la prima di uno spettacolo per pubblicarne le recensioni, cominciano le prime critiche negative. Manuela Hoelterhoff, direttore esecutivo della sezione culturale del Bloomberg News online, alle domande sulla pubblicazione anticipata delle recensioni risponde: «Temo che per il giorno di apertura dello spettacolo mi troverò in una casa di riposo. Sapete, in India impiegano meno tempo per insegnare agli elefanti a volare, dipingere e cantare a cappella contemporaneamente».
29 dicembre. Natalie Mendoza, l’attrice che doveva interpretare Arachne e che si era infortunata durante la prima prova generale, si licenzia.
2011
11 gennaio. Data per la prima. Annullata per permettere a Julie Taymor e agli U2 di effettuare modifiche.
7 febbraio. Data per la prima, rimandata al 15 marzo: al momento del rinvio mancano parti musicali, di sceneggiatura e l’intero numero conclusivo, che viene aggiunto solo a fine gennaio.
8 febbraio. Il New York Times rompe gli indugi e, il giorno successivo all’ennesima prima annunciata e rimandata, pubblica la sua recensione: la firma Patrick Healy ed è una stroncatura, troppe attese e interruzioni per una storia debole, musiche al di sotto delle aspettative e acrobazie troppo brevi rispetto alle continue e estenuanti pause.
Febbraio. I produttori contattano lo sceneggiatore Roberto Aguire-Sacasa per chiedergli di riscrivere il libretto.
21 febbraio. La produzione assume Paul Bogaev come supervisore musicale: nuovi cambiamenti e possibili rinvii ulteriori in vista. Qualche giorno dopo una fonte anonima confermerà che la produzione sta considerando nuove date per miglorare lo spettacolo dopo le stroncature della critica.
4 marzo. Il dipartimento del lavoro impone una nuova sanzione (12.600 dollari) per tre violazioni di sicurezza.
10 marzo. Julie Taymor, regista, sceneggiatrice e designer delle maschere, viene rimpiazzata alla regia da Philip William McKinley, mentre è confermato che Roberto Aguirre curerà una riscrittura della sceneggiatura.
15 marzo. Doveva partire lo spettacolo. Ovviamente rimandato.
14 giugno. Ultima data annunciata per la prima. Staremo a vedere.