Gheddafi avanza verso Bengasi
Le forze di Gheddafi riconquistano anche Ajdabiya e avanzano verso Bengasi
Le forze di Gheddafi riconquistano anche Ajdabiya e avanzano verso Bengasi, la città simbolo della rivolta contro il regime. Il copione è sempre lo stesso da ormai più di una settimana: l’esercito bombarda con l’artiglieria pesante e le forze scarsamente equipaggiate degli insorti sono costrette a indietreggiare fino a lasciare la città.
Nel frattempo la diplomazia internazionale non riesce a trovare un’intesa sulla gestione della crisi e sull’ipotesi di una no-fly zone. I ministri degli Esteri del G8 riuniti da ieri sera a Parigi hanno rimandato ogni decisione al Consiglio di sicurezza dell’ONU. Germania e Russia si sarebbero infatti opposte con fermezza all’ipotesi di un intervento militare proposta da Francia e Gran Bretagna. Gli Stati Uniti non hanno ancora espresso una posizione precisa in merito. Il portavoce del Consiglio nazionale di transizione a Bengasi, Mustafa Gheriani, aveva chiesto apertamente alle forze occidentali di eliminare Gheddafi per mettere fine alla repressione.
A Misurata, l’ultima grande città rimasta sotto il controllo dei ribelli nella parte occidentale del paese, gli abitanti dicono che non c’è più acqua potabile. Mentre da ieri anche Zuara, 120 chilometri a ovest di Tripoli, è stata riconquistata dall’esercito centrale. Un testimone ha raccontato ad Al Jazeera che i militari prendono tutte le persone sospettate di avere collegamenti con i ribelli: «Hanno delle liste di nomi e hanno preso molti ribelli in ostaggio».