Il Brasile supera l’Italia, ma solo lei
Il ministro dell'economia brasiliano piazza il paese al quinto posto delle economie mondiali, ma imbrogliando
Lo scorso 3 marzo sono stati pubblicati i dati economici del Brasile per il 2010. Il PIL del paese è cresciuto del 7,5%, cifra tre o quattro volte superiore rispetto a quella dei principali paesi europei. La valuta nazionale, il real, è sempre più solida: il valore del prodotto interno lordo del Brasile ha raggiunto complessivamente i 2.089 miliardi di dollari, avrebbe superato quello dell’Italia e avrebbe raggiunto il settimo posto nella classifica delle economie più grandi del mondo (l’Italia fu la quinta potenza economica del mondo, superando anche il Regno Unito, per un decennio dopo il 1985).
Per il 2011 però le previsioni sono più caute e la Banca Centrale brasiliana ha alzato i tassi di interesse per ottenere una crescita più contenuta e più gestibile, intorno al 4,5% annuo. Ma il ministro dell’Economia, Guido Mantega, ha deciso di concedere di più all’entusiasmo e ha causato qualche confusione. Come racconta l’Economist, Mantega ha dichiarato che il Brasile ha avuto la quinta crescita più veloce del mondo e che, in una classifica che tenesse conto del potere d’acquisto, il PIL brasiliano supererebbe nella classifica Francia e Gran Bretagna.
Parte dei mezzi d’informazione del giorno dopo hanno riportato che il Brasile era diventata la quinta economia del mondo e alcuni osservatori internazionali si sono stupiti e hanno iniziato a chiedere spiegazioni. L’espressione del ministro era piuttosto opaca, perché non chiariva che, tenendo conto del potere d’acquisto, il prodotto interno lordo brasiliano brasiliano viene superato da Russia e India e rimane quindi in settima posizione. Qui sotto, le prime posizioni della classifica secondo il PIL nominale, non basata sul potere d’acquisto (fonte: Economist).
foto: EVARISTO SA/AFP/Getty Images