Gheddafi all’attacco
Dopo Ras Lanuf, il regime sembra aver riconquistato anche Zawiya: i ribelli sono in difficoltà
L’esercito di Gheddafi prosegue nella sua pesante controffensiva nelle zone controllate dai ribelli nell’est del paese e nell’area intorno a Tripoli. I reparti fedeli al regime attaccano le aree contese con aerei, carri armati e supporto navale, e stanno ottenendo diversi successi militari. Già ieri la città di Ras Lanuf aveva subito bombardamenti portando al parziale ritiro dei ribelli.
Ora sembra che Zawiya, distante 50 km ad ovest di Tripoli, sia tornata definitivamente sotto il controllo di Gheddafi. Bill Neely, reporter di ITV News, è stato il primo giornalista a entrare nella città dopo i violenti scontri di ieri e ha detto che il centro della città è percorso solo dagli uomini di Gheddafi, euforici per la vittoria, che cercano combattenti e armi casa per casa. Centinaia di ribelli, su auto e camion, si sono ritirati verso est. Anche Misurata, a 200 km da Tripoli, sono in corso attacchi.
Nell’est del paese, la zona di maggior produzione petrolifera, la città di Brega sta subendo attacchi aerei e sono in corso pesanti combattimenti in molte città della costa. Nella tarda mattinata i ribelli hanno perso definitivamente il controllo delle zone residenziali di Ras Lanuf, ma il centro della città pare tuttora conteso. Al Jazeera riporta che le forze governative sono sbarcate nella città via mare con quattro navi.
I giornalisti di Al Jazeera riportano che a Bengasi, roccaforte dei ribelli nell’est del paese, si stanno tenendo manifestazioni in supporto ai combattenti contro Gheddafi. Ai ribelli manca però una rigida struttura di comando e la potenza di fuoco per resistere ad un pesante attacco frontale come quello che stanno sostenendo in queste ore, e uno dei leader della rivolta, Mustafa Abdul Jalil, ha rivolto un appello ai paesi occidentali perché seguano la Francia nel riconoscere ufficialmente il nuovo governo in formazione a Bengasi come l’unico legittimo per la Libia.