Ad Austin inizia il SXSW
Che si legge South by Southwest, ed è il più vivace festival di culture moderne e innovazione degli ultimi anni
Oggi inizia il South by Southwest (in codice SXSW), uno dei più innovativi festival degli Stati Uniti. Si tiene dal 1987 ad Austin, in Texas, e si divide in tre grandi aree tematiche con programmi separati: musica, film e SXSW Interactive, quest’ultimo dedicato all’innovazione e alle nuove tecnologie. Il punto di forza del SXSW è il numero enorme di iniziative: durante i cinque giorni di SXSW Music, centinaia di gruppi si esibiscono nel centro di Austin su più di ottanta palchi, mentre durante il giorno si tengono altrettante centinaia di conferenze e tavole rotonde con esperti di settore e celebrità. La città ne è travolta.
Nella sezione Interactive si tengono presentazioni delle novità più importanti nel campo tecnologico: giganti del settore e nuove start-up presentano prodotti, videogiochi e programmi, sperando di catturare l’attenzione della stampa specializzata e degli investitori. Twitter è stato lanciato qui. Le aziende organizzano poi party e serate nei tantissimi locali di downtown Austin e i manager arrivano in Texas con grande attenzione agli affari ma lasciandosi coinvolgere volentieri nell’atmosfera festaiola e avventurosa. Come testimonia uno di loro parlando ai colleghi:
Se parecchi di voi non lancerebbero il loro nuovo prodotto a un concerto rock, non stupitevi invece se vi trovate a testare questi nuovi trucchi del marketing. La cultura pop e persino l’arte si stanno unendo con la pubblicità. Se Woodstock succedesse oggi, sarebbe una fiera dell’elettronica.
L’evento è destinato in primo luogo agli addetti ai lavori con solo una parte ridotta delle iniziative disponibile senza registrazione, ma oltre all’organizzazione ufficiale dell’evento centinaia di band si esibiscono in show più o meno improvvisati. La città, che negli ultimi anni ha investito molto nello slogan “la capitale mondiale della musica live”, contribuisce da parte sua organizzando negli stessi giorni gli Austin Music Awards, che verranno assegnati sabato 19. Gli hotel di Austin registrano il tutto esaurito e la città si riempie di gente per partecipare a quello che è probabilmente il festival di musica indie più grande del mondo.
In rete c’è già allarme sul numero di tweet e comunicazioni online che circoleranno in quei giorni, e qualcuno ha prodotto un’applicazione che impedisce di ricevere i messaggi da Austin. Come tutti gli eventi super-hyped, negli Stati Uniti c’è ormai una grande frattura tra chi ci andrà e non parlerà d’altro e chi non ci andrà e non vorrà sentirne parlare (tacendo di quelli che neanche se ne accorgeranno, naturalmente).
Dal 2005, con l’occasione del SXSW vengono messe online in download gratuito molte nuove canzoni. Fino al 2008 era la stessa organizzazione del festival a curare la raccolta, mentre negli ultimi anni sono stati gli utenti a raccogliere i brani. Lo scorso anno erano più di mille e anche per questa edizione i brani sono già disponibili in due spezzoni, per un totale di oltre sei gigabyte di musica. Più di quattrocento artisti che suoneranno quest’anno si possono sentire anche su Bandcamp. Nel 2010 ci suonarono gli Afterhours e anche quest’anno c’è l’Italia tra i sessanta paesi da cui provengono le band: il piccolo gruppo di artisti italiani comprende The R’s e gli A Classic Education.
Nato inizialmente per dare visibilità all’attiva scena musicale e alle numerose società high-tech di Austin, che è sede della Dell e ha succursali di IBM, Google, HP, Intel e molte altre, il festival è in costante crescita e ha ispirato altri eventi simili: North by Northeast (NXNE) a Toronto, North by Northwest (NXNW) a Portland, Oregon e West by Southwest (WXSW) a Tucson, Arizona. Il nome cita il classico di Hitchcock North by Northwest (1959), intitolato in italiano Intrigo internazionale.