Prima di morire vorrei…

Candy Chang è una designer di New Orleans nota per la capacità di veicolare, con i suoi lavori, concetti semplici, immediati ma anche molto forti. Ne è un esempio lampante il suo progetto I wish this was, una serie di adesivi che gli abitanti di New Orleans hanno attaccato in giro completandoli con i propri desideri per la ricostruzione della città. È una che inventa basi: le sue installazioni sono spazi vuoti da completare, e l’enorme lavagna creata per il suo nuovo progetto Before I die non fa eccezione.

Il retro di una casa di New Orleans abbandonata, rivestito di legno e dipinto di nero. La scritta bianca “before i die i want” (prima di morire voglio) ripetuta decine di volte e sempre seguita da uno spazio vuoto. Cestini pieni di gessetti colorati a disposizione dei passanti. Nel giro di pochi giorni l’installazione è stata “completata” dalle risposte entusiaste, ironiche, commoventi degli abitanti di New Orleans.

«Grazie all’aiuto e al supporto di vecchi e nuovi amici – scrive Candy Chang – ho trasformato il retro di una casa del mio quartiere, rimasta abbandonata, in una lavagna gigante che i residenti possono completare con i loro desideri e ricordare cosa è davvero importante per loro. L’intenzione era anche di trasformare uno spazio abbandonato in qualcosa di costruttivo e utile, da cui possiamo imparare le speranze e le aspirazioni delle persone che ci circondano.»

Tra i vari contributi:
Prima di morire voglio… essere processato per pirateria
Prima di morire voglio… salvare la mia anima
Prima di morire voglio… andare a Roma
Prima di morire voglio… diventare una star di YouTube
Prima di morire voglio… invecchiare
Prima di morire voglio… fare l’amore con Bill Gates
Prima di morire voglio… non scrivere su uno stupido muro
Prima di morire voglio… vedere i miei studenti diventare insegnanti
Prima di morire voglio… scrivere un libro
Prima di morire voglio… vivere ancora un giorno
Prima di morire voglio… farti felice

Una prima versione dell’installazione era stata realizzata a fine gennaio per un’esposizione a Dallas, in Texas: ora Chang progetta di replicare la stessa idea in altre città.