Quanto costava il magazine di Fare Futuro?
Massimo Mantellini si meraviglia delle ragioni della chiusura esposte dal direttore
È una cosa che si sono domandati in molti, leggendo della chiusura del magazine online della fondazione FareFuturo e delle spiegazioni sui “costi redazionali e di gestione del sito” addotte dal direttore Filippo Rossi: quali sono i costi di un prodotto online come quello? Sicuri che non potessero essere gestiti e organizzati in modo da garantire l’autosufficienza di un giornale di opinione? Massimo Mantellini ne ha scritto polemicamente sul suo blog.
Luca Annunziata mi segnala il pianto greco di Filippo Rossi direttore del web magazine Fare Futuro. Il giornale chiude (dicono loro) per ragioni di non raggiunta autonomia economica.
Quando cominciammo, nel gennaio 2009, ci eravamo proposti l’obiettivo dell’autonomia finanziaria entro un anno. Purtroppo, così non è avvenuto. Gli introiti pubblicitari si sono progressivamente ridotti, rendendo oltremodo problematica la copertura dei costi redazionali e di gestione del sito. Da qui la decisione, difficile e dolorosa, di sospendere l’attività.
Le cose molto probabilmente non stanno così. Del resto mi piacerebbe sapere quanti sono gli organi di partito o di movimenti vari, non solo sul web, che godano di una qualche autonomia economica. Il Magazine web di Fini pare sia stato fino ad ora gestito con i soldi della Fondazione di Adolfo Urso, attualmente in rotta con Fini, Bocchino e soci. Così Rossi prima annuncia la chiusura invocando la pubblicità che non c’è, poi sul Fatto strilla che i cattivi non riusciranno a farli tacere. Ora magari qualcuno potrebbe avvisare i web-finiani che su wordpress.com aprire un blog è rapido e gratuito e che se la spinta è quella insopprimibile verso la verità non c’è sempre bisogno di avere un finanziatore che faccia quadrare i conti.