“Mi do il benvenuto nel tritacarne”
Oscar Giannino conferma sul suo blog di essere indagato nell'inchiesta su "teleospedale"
Sul suo Chicago Blog oggi il giornalista Oscar Giannino scrive di essere indagato dai giudici milanesi nell’inchiesta sulle accuse di tangenti per un progetto legato alla sanità lombarda noto come “Teleospedale”: il nome di Giannino era stato fatto da un articolo del Corriere della Sera di stamattina.
Per convinzione rafforzatasi negli anni, applico a me stesso quel che riservo agli altri. Informo dunque tutti i lettori del blog di quel che trovate oggi in un articolo a pagina 25 del Corriere della sera, in un articolo di taglio basso dal titolo “Il super manager della sanità indagato per l’appalto Teleospedale”. Il manager è il direttore generale della Sanità lombarda, Luigi Lucchina. L’accusa è turbativa d’asta. Ci si riferisce alla gara di evidenza europea con la quale, nella scorsa primavera, la Lombardia assegnò tra concorrenti il servizio di una televisione a palinsesto socio-sanitario negli spazi pubblici degli ospedali. L’idea è quella di un servizio offerto da privati, che non costa un euro al gestore pubblico della sanità ma anzi gli porta milioni di royalties dalla pubblicità raccolta, con cui il servizio si regge economicamente. Ho appreso dalla notifica di una richiesta di proroga delle indagini, svolte dai pm milanesi Fabio De Pasquale e Luisa Baima Bollone, di essere indagato anch’io, come il Corriere informa. Non avevo e non ho alcun incarico nella società che si presentò tra le altre in gara e la vinse, la MMH. Non ne ero né ne sono socio. La società mi chiese di coordinare i servizi giornalistici, e mi sembrò un’ottima idea, coerente a quel che ho sempre pensato: ripeto, non un euro dal pubblico, ma euro portati dal privato al pubblico.
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