La Libia nell’Unione Europea?
Bill Emmott sulla Stampa propone che l'Europa inventi forme di adesione per i paesi nordafricani
Sulla Stampa di oggi c’è un’analisi dell’ex direttore dell’Economist Bill Emmott sulle inadeguatezze dell’Occidente e dell’Europa nei confronti delle rivolte nordafricane, che si chiude con la proposta di forme di adesione all’Unione Europea per quei paesi.
Il rifiuto del colonnello Muammar Gheddafi di trarre le conclusioni sia morali che pratiche dalla sua situazione di barricato a Tripoli, con più della metà del suo Paese (almeno in termini di popolazione) caduto nelle mani dell’opposizione, non deve stupire nessuno. Nei suoi 40 anni al potere in Libia non ha mai dato prova né di una forte morale, né di un istinto pratico, salvo per quello che riguardava la conservazione del suo potere.
Il risveglio del mondo arabo, iniziato appena un mese fa, continua invece a portare sorprese. Una, particolarmente benvenuta a chi scrive, è giunta sabato, da un Paese molto lontano dal Nord Africa. E credo che in una prospettiva a lungo termine, misurata in decenni, porterà sorprese importanti all’Unione Europea nel suo insieme. Ma prima parliamo della non-sorpresa. Dall’inizio della rivolta in Tunisia, si è spesso detto e scritto che l’ondata di proteste nel mondo arabo era inaspettata e imprevista.
Ma è vero il contrario, sono state predette in tutto salvo l’aspetto temporale. Sconvolgimenti, incluse rivoluzioni sociali e politiche, sono stati pronosticati per il mondo arabo costantemente, almeno nei due decenni precedenti. Il problema semmai è che questi pronostici erano talmente frequenti da aver annoiato il pubblico fino agli sbadigli, e passare alla fine inosservati. Ero rimasto sorpreso dagli eventi in Tunisia, Egitto, Libia, Bahrein, Oman e altri Paesi. Ma ho capito che non avrei dovuto stupirmene quando un ex collega dell’Economist – dove ho lavorato dal 1980 al 2006 – mi ha proposto di leggere un lungo «speciale» sul mondo arabo che il loro responsabile per gli esteri, Peter David, aveva pubblicato il 25 luglio 2009. Intitolato «Risvegliandosi dal sonno», l’articolo di David raccontava della «febbre sotto la pelle» nella maggioranza dei Paesi arabi, e citava innumerevoli libri e articoli di altri autori che già in precedenza erano giunti alla stessa conclusione.
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