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  • Lunedì 28 febbraio 2011

I rapporti tra Gheddafi e la London School of Economics

Saif Gheddafi ha riempito di soldi la più nota e prestigiosa università britannica

Protesters opposed to Libyan leader Moamer Kadhafi demonstrate outside of the London School of Economics (LSE) as Seif al-Islam Alqadhafi (unseen), son of Libyan leader Moamer Kadhafi, delivers a speech in London on May 25, 2010. AFP PHOTO/ BEN STANSALL (Photo credit should read BEN STANSALL/AFP/Getty Images)
Protesters opposed to Libyan leader Moamer Kadhafi demonstrate outside of the London School of Economics (LSE) as Seif al-Islam Alqadhafi (unseen), son of Libyan leader Moamer Kadhafi, delivers a speech in London on May 25, 2010. AFP PHOTO/ BEN STANSALL (Photo credit should read BEN STANSALL/AFP/Getty Images)

Da quando sono iniziate le proteste antigovernative in Libia, con la relativa violenta repressione, la London School of Economics si trova in imbarazzo grande imbarazzo. LSE è un’università britannica ed è una delle più note e prestigiose università del mondo. È noto che Saif al-Islam Gheddafi, figlio del dittatore libico, nel 2008 ha conseguito un dottorato alla LSE, e la cosa aveva già generato malumori e polemiche. Poco dopo aver ricevuto il dottorato, lo stesso Saif al-Islam Gheddafi ha fatto una donazione all’università pari a un milione e mezzo di sterline, attraverso una fondazione intitolata al padre.

Nelle ultime settimane l’università è stata duramente criticata per i suoi rapporti con la famiglia del dittatore libico, e molti studenti hanno accusato i dirigenti dell’ateneo di aver concesso il titolo di studio a Saif in cambio di soldi. Oggi il consiglio direttivo dell’università si riunirà per decidere cosa fare: molto probabilmente ordinerà un’indagine interna per verificare se Saif ha scritto la tesi di dottorato da solo o se è stato aiutato da qualcun altro. David Held, professore del centro in cui ha studiato Saif, ha detto che questo non era proprio «un grande studente» e ha aggiunto che c’erano stati dei sospetti sul fatto che il lavoro di dottorato non fosse tutta opera sua. «Dopo che aveva consegnato la tesi girava una voce per cui lui non era l’unico autore. Ho scritto subito al suo relatore ma non c’erano prove concrete».
https://www.youtube.com/watch?v=0Agsztn0uZI
Questa mattina Howard Davies, direttore dell’università, ha rilasciato un’intervista radiofonica alla BBC in cui ha detto di sentirsi «in imbarazzo» per il rapporto tra l’università e la famiglia di Gheddafi. Ha anche detto che la decisione di accettare dei fondi «si è ritorta contro» l’ateneo. «Abbiamo considerato i pro e i contro di un rapporto con Saif Gheddafi e alla fine abbiamo deciso di accettare. A posteriori possiamo dire che – sapendo quel che sappiamo ora e il modo in cui si è comportato nella crisi libica – avremmo dovuto prendere tutt’altra decisione».

La scorsa settimana l’università ha interrotto ufficialmente i rapporti con la fondazione che fa riferimento a Gheddafi, che è titolare di molti fondi e proprietà nel Regno Unito, tutti congelati dalle autorità la settimana scorsa. La decisione della LSE, però, non ha placato le proteste degli studenti, che chiedono che venga aperta un’indagine esterna e indipendente allo scopo di fare chiarezza su quanto accaduto. La situazione si è aggravata quando una studentessa ha fatto diffuso il video di un incontro a porte chiuse tra alcuni tra i docenti più illustri dell’università e il colonnello Gheddafi, in videoconferenza. Nel filmato Gheddafi si lascia andare a uno dei suoi deliranti discorsi, in cui offende le vittime dell’attentato di Lockerbie – di cui è stato più volte accusato di essere il mandante – ed ex capi di stato come Margaret Tatcher e Ronald Reagan, il tutto tra gli applausi dei docenti. L’università non ha rilasciato alcun commento al riguardo.