L’ONU approva le sanzioni contro la Libia
Divieto di viaggio, congelamento dei beni, embargo sulle armi e deferimento alla Corte Penale Internazionale
Il Consiglio di sicurezza dell’ONU nella notte ha imposto all’unanimità il divieto di viaggio e il congelamento dei beni di Muammar Gheddafi, dei membri della sua famiglia e delle persone più vicine al suo regime. La risoluzione, inoltre, deferisce il regime alla Corte Penale Internazionale dell’Aja per via delle violenze inflitte ai manifestanti antigovernativi. Il Consiglio ha chiesto “l’immediata fine delle violenze” e “risposte alle legittime richieste della popolazione”.
L’ONU ha chiesto a Gheddafi di “agire con moderazione, rispettare i diritti umani e le leggi internazionali”, agevolare l’ingresso nel paese di gruppi indipendenti per il monitoraggio della situazione. Inoltre, il Consiglio ha chiesto la rimozione delle restrizioni e delle censure “su tutti i mezzi di comunicazione”. Poi c’è l’embargo delle armi: tutti i paesi membri delle Nazioni Unite dovranno prendere le misure necessarie a “prevenire la vendita o il trasferimento diretto o indiretto di armamenti in Libia”.
Il Consiglio non ha discusso della possibilità di imporre una no-fly zone sulla Libia né di mettere in campo un intervento militare. Il vice inviato della Libia alle Nazioni Unite, che nei giorni scorsi si era dissociato dalle posizioni del regime, ha detto che l’adozione delle sanzioni sono “supporto morale” a chi sta resistendo contro Gheddafi. Ibrahim Dabbashi, il primo diplomatico libico ad abbandonare il regime, ha detto che queste decisioni “aiuteranno a mettere fine a questo regime fascista”. Qui si può leggere il testo integrale della risoluzione. Di seguito, invece, alcune foto dalla nottata: il voto all’unanimità e poi gli abbracci e la commozione dei membri della delegazione libica.
foto: TIMOTHY A. CLARY/AFP/Getty Images